Amore misericordioso di Gesù

B20-A3

Eccomi pronta a scrivere per adempiere la promessa da me fatta, e così mettere in tutti la ferma volontà di praticare la santa devozione a Gesù Crocifisso e tutti i giorni meditare le sue dolorose Piaghe.

Casale, 28 marzo 1923.

Il 2 febbraio 1922 cominciai la mia dolorosa malattia di calcoli al fegato: ogni tre o quattro giorni, e per fino per quattro giorni continui, dovevo sopportare brividi di freddo e poi febbre, vomiti, dolori allo stomaco, alle costole.

Sì aggiunse l'itterizia e questa anche interna; non potevo più nutrirmi, ne dormire; insomma ero ridotta in stato cosi compassionevole che la gente non poteva fermare lo sguardo su me, tanto ero distrutta: e dire che il sig. Dottore curante non sapeva più che darmi e non sapeva fare di più di quel che faceva per guarirmi, eppure il male non scompariva.

Un giorno, accanto al mio letto il dottore disse chiaro: Verrà a stare un po' meglio, ma guarire non guarirà più; e pur troppo era così; io che sentivo come stavo, risposi: Se non c'è un miracolo, non guarisco più; e con questi dolori andai avanti dieci mesi e proprio il due dicembre del medesimo anno, dopo pranzo mi vennero brividi di freddo così forti che facevo saltare il letto e poi, si sa, dopo la febbre; e così stetti in letto il due e il tre e il quattro dicembre che era lunedì; martedì poi, cinque, ero alzata e nel dopo pranzo ero al mio tavolino a leggere con avanti a me il Sacro Cuore di Gesù e il Crocifisso.

Leggendo mi viene fra le mani il giornaletto del Crocifisso che ricevo da Torino, leggo che un giovane era spedito dai medici per una polmonite ed era in punto di morte … la famiglia addolorata dice … proviamo ancora questa, facciamo una novena a Gesù Crocifisso che per l'intercessione di frate Leopoldo Maria Musso, possiamo ottenere la grazia della guarigione; ed ecco che al terzo dì della Novena quel figliuolo era guarito.

Questo è quel che ho letto nel Bollettino1

Al sentire questa grazia, in un momento mi è venuta una fede cosi viva, che mi sono rivolta al mio Crocifisso e con tutto il cuore esclamai: « Caro Crocifisso, fate anche a me questa grazia - se non è di ostacolo alla mia anima - anch'io ve la domando per l'intercessione di frate Leopoldo Maria Musso: e Voi, vero servo di Gesù, impetratemi questa grazia che, se la otterrò, la farò pubblicare nel Bollettino del Crocifisso ».

Dopo questa Preghiera andai a dormire: la mattina di mercoledì sei dicembre mi alzo e mi trovo bene, avevo appetito e, quando qualche persona mi vide, subito a dirmi: Ma da ieri ha cambiato colore, e cosi ho sempre continuato a stare meglio, mangio con appetito, dormo bene, non mi sono più sentita male, mai più la febbre, il mio stomaco forte come era prima; insomma sono guarita, e oramai fanno quattro mesi che non sento più nessun dolore, anzi il giorno 9 di marzo 1923 il sig. Dottore mi visitò e non trovò più niente del male che avevo.

E per questa grazia non so cosa farei per ringraziare Gesù Crocifisso e frate Leopoldo Maria Musso: quel che è certo che io mai più tralascerò di recitare la devozione di Gesù Crocifisso e farò di tutto, affinché anche altri pratichino questa Santa Devozione.


1 Vedi il resoconto di questa grazia in Bollettino anno VI, N. 4, ottobre-novembre 1922, pag. 21.

In omaggio ai decreti della venerata memoria di Papa Urbano VIII protestiamo che a guanto sì è stampato in questo Bollettino su fatti dichiarati miracolosi o su persone ritenute sante, non si deve altra fede che l'umana, come richiede l'obbedienza dovuta agli ordinamenti della Santa Sede Apostolica.