Adunanze regolari per i Catechisti Anziani |
B55-A4
Il 13 maggio u. s. nella sede principale dell'Unione nostra, si ebbe, come di comune accordo, l'adunanza dei nostri amatissimi Catechisti Anziani.
Non tutti risposero all'appello, certamente per motivi plausibilissimi.
La Direzione nutre piena fiducia che nelle prossime adunanze il numero degli intervenuti sia almeno duplicato.
Lo scopo precipuo, di questa adunanza è di rammentarci i giorni belli trascorsi come Catechisti effettivi, e studiare i mezzi acconci per realizzare gli ideali dei Catechisti Anziani dell'Unione.
Ormai la nostra Associazione ha preso lo slancio definitivo per il raggiungimento, nel campo dell'apostolato Catechistico, della sua eccelsa meta.
Ad ogni famiglia dell'Unione incombe un dovere proprio.
Agli zelatori e alle zelatrici è dato in modo particolare la « Diffusione della Divozione a Gesù Crocifisso » e l'intronizzazione del SS. Crocifiisso nelle famiglie.
Ai Catechisti effettivi l'insegnamento della nostra S. Religione.
Ed i Catechisti anziani debbono fiancheggiare gli zelatori e le zelatrici e i Catechisti effettivi per quanto il loro dovere di capi di famiglia lo comporta.
Possiamo raffigurare l'Unione nostra ad un albero il quale darà frutti abbondanti se tutti i suoi componenti corrispondono al fine comune; sé cioè le radici, il tronco, i rami e le foglie compiono armonicamente il loro regolare ufficio.
L'Unione attuerà la sua grande Missione come appare evidentissimamente dagli scritti di fra Leopoldo, se tutte, le famiglie che la compongono vanno innanzi nel comune lavoro di apostolato con fede, con ardore e con carità.
Animo dunque, o amatissimi Catechisti Anziani, lo sguardo nostro sia sempre rivolto ai grandi protettori dell"Unione nostra: a 'Gesù Crocifisso' e a Maria SS. Immacolata, siano assi luce e calore delle nostre belle .adunanze.
Essi ci saranno pure di indicibile aiuto nei nostri impegni di padri di famiglia.
Le ricchezze accumulate sulla terra restano ai nipoti; quelle distribuite in sante elemosine sono per noi sorgente di gloria nel giorno del nostro ingresso nel Regno dei Cieli.
« Fare elemosina è una grazia, che il Signore non concede a tutti », diceva il Beato Cottolengo.
Domenica, 25 maggio, gli aspiranti catechisti della sede principale fecero la tradizionale passeggiata ai celebre Santuario di S. Pancrazio.
Fu per tutti una giornata di sana allegria e di pietà.
Il grande Santo Taumaturgo avrà certamente benedetto i volenterosi e buoni nostri aspiranti e avrà detto a ognuno la parola dell'incoraggiamento a continuare nella via intrapresa, affine di essere, in un tempo non lontano, ardenti figli dell' « Unione Catechisti », vanto delle loro famiglie e della Chiesa.