Le giornate del Crocifisso

B108-A2

Organizzazione

1) Si consegna gratis ai partecipanti alla giornata, il foglietto della « Devozione a Gesù Crocifisso ».

2) Si parla loro delle infinite sofferenze sopportate per la salvezza degli uomini, e si consiglia di porre in tutte le stanze di lavoro e di riposo della loro abitazione il Crocifisso e di portarlo sopra di se.

3) Si commenta, brevemente il foglietto della « Divozione », soffermandosi in modo particolare sui privilegi e sulle indulgenze che si acquistano dagli ascritti e dagli zelatori della Unione Catechisti.

4) Ascritti e Ascritte sono i fedeli che recitano giornalmente la Devozione; Zelatori e Zelatrici sono quelli che oltre a praticare giornalmente la Devozione, la diffondono nel limite del loro possibile.

5) Si fa notare che l'iscrizione è perpetua per gli ascritti, ed è annuale per gli Zelatori.

Raccolti i dati si spediscono all'indirizzo della « Divozione » ( Via Feletto 8, Torino 115 ) o ad una Casa dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

Agli Zelatori e alle Zelatrici si invia gratis il Bollettino « L'Amore a Gesù Crocifisso ».

6) Si recita ad ogni S. Messa in pubblico la « Divozione a Gesù Crocifisso » e si chiude la giornata con una solenne funzione riparatrice o con la Via Crucis.

7) L'Unione di Torino, se richiesta, dispone che i Catechisti si portino ad illustrare le origini e lo scopo dei foglietti della Divozione e a costituire i gruppi locali di Zelatori e Zelatrici.

Istituto Pacchiotti di Giaveno.

Le Giornata del SS. Crocifisso fatta al Pacchiotti verso la fine dell'anno scolastico, portò negli allievi già edotti nella propaganda della Divozione, un grande fervore.

Un catechista dell'Unione di Torino parlò con entusiasmo, ai trecento allievi radunati in cappella, della Divozione a Gesù Crocifisso.

Si soffermò sullo sviluppo prodigioso che essa ha preso nel mondo specialmente mediante gli allievi dei Fratelli.

Parlò del Servo di Dio Fra Leopoldo, che prima di morire volle consegnare ai Fratelli delle S. C. la Divozione a Gesù Crocifisso, sicuro del suo grande sviluppo.

Ricordò loro i grandi privilegi e le indulgenze di cui si arricchisce colui che pratica giornalmente la Divozione a Gesù Crocifisso.

Incoraggiò gli ascritti ad aiutare gli Zelatori nella propaganda.

Animò gli Zelatori ad essere assidui alle adunanze di formazione.

« Ogni anima che essi guadagnano alla Divozione - disse - è una grazia in più che il SS. Crocifisso fa scendere sull'Istituto Pacchiotti ».

Finì le sue persuasive raccomandazioni dicendo: « Anche se nella vita avrete delle sofferenze, alla luce e al calore del SS. Crocifisso esse saranno illuminate da raggi celesti, lenite e segnate con la corona di gloria in Cielo ».

Parrocchia Montana di Valgioie ( Giaveno ).

Quando si parlò al Rev. Teol. Ressia della giornata del SS. Crocifisso, accettò con grande entusiasmo di effettuarla nella sua Parrocchia.

Egli già conosceva il foglietto della Divozione, giacché fu dei primi a coadiuvare il Servo di Dio, Fra Leopoldo, nel diffonderlo.

Egli iniziò la Giornata parlando ai suoi parrocchiani delle infinite sofferenze di Gesù sopportate tutte per la salvezza degli uomini.

Commentò quindi il Foglietto della Divozione soffermandosi specialmente sui grandi privilegi e indulgenze che si acquistano da coloro che danno il nome all'Unione Catechisti, almeno come Ascritti e Ascritte, cioè i fedeli che praticano giornalmente la Divozione.

E le parole furono così convincenti che molti parrocchiani diedero il nome all'Unione Catechisti, come Ascritti e Ascritte.

E Io zelante Priore, di tempo in tempo fa recitare pubblicamente la « Divozione a Gesù Crocifisso », perché la Giornata del SS. Crocifisso non sia dimenticata dai suoi.

Convento di S. Francesco di Giaveno.

S. Francesco è una località distante un'ora da Giaveno.

Tra poche case tranquille vi domina un convento di Trappiste.

Anche lassù fu portato il foglietto della Divozione a Gesù Crocifisso e distribuito, mediante un Rev. Padre Trappista a tutte le Suore e parenti loro.

Il medesimo Foglietto tu distribuito, dal Rev.do Padre Superiore dei Trappisti, durante la S. Messa domenicale, a tutti i borghigiani di S. Francesco, dopo una breve spiegazione sulla Divozione a Gesù Crocifisso, fatta dal celebrante.

Parrocchia del Patrocinio di S. Giuseppe - 10 Settembre 1944.

L'iniziativa della Giornata del SS. Crocifisso fu accolta con entusiasmo dal Rev.mo Can. Giovanni Pittarelli, Curato, che la fece sua preparando per la circostanza una atmosfera di devota pietà e di fervore.

Ad ogni S. Messa la nostra « Divozione » fu recitata pubblicamente da tutto un popolo devoto che dimostrò la comprensione degli scopi della medesima, aderendo numeroso all'invito di iscriversi all'Unione del SS. Crocifisso.

Nel pomeriggio, dopo i Vespri, fu praticata la « Via Crucis Sociale » diretta da un folto gruppo di giovani e uomini di A. C., che per turno lesserò le lezioni delle stazioni.

Per la circostanza non solo era stata esposta all'esterno della Chiesa la grande epigrafe invitante all'adorazione delle Piaghe SS., ma sull'altare maggiore dominava pure il maestoso arazzo di Gesù Crocifisso che l'Unione tiene a disposizione per le « Giornate ».

Si iniziarono pure le adunanze mensili per le Zelatrici del SS. Crocifisso.

Parrocchia della Gran Madre di Dio - 15 Settembre 1944.

Per la festa di Maria SS. Addolorata ebbero inizio le brevi funzioni mensili per i piccoli Ascritti del SS. Crocifisso.

Essi praticano una speciale Via Crucis composta espressamente per loro e approvata dal Signor Curato che si ripromette un gran bene dalle preghiere dei piccoli suoi figli.

Parrocchia di S. Gaetano - 17 Settembre 1944.

Si poté recitare la « Divozione a Gesù Crocifisso » durante le SS. Messe delle ore 6,30, 7,30 e 9,30 dopo d'averla distribuita a tutti i Fedeli.

Il Rev. Parroco raccomando la Divozione al SS. Crocifisso come fondamentale ed esortò i suoi Parrocchiani a dare il posto d'onore delle loro case al Crocifisso, lamentando che sovente vi si vedono solo quadri artistici rappresentanti Gesù mesto sullo sfondo cupo della sua Gerusalemme rischiarata dalle penombre notturne, oppure di bei « Sacro Cuore ».

Il Crocifisso dice di più e dice tutto.

In un altare laterale tra fiori e candelabri, troneggiava il SS. Crocifisso a cui faceva sfondo la epigrafe propria delle « Giornate del SS. Crocifisso », davanti a cui i fedeli si fermarono a meditare e a pregare.

Cappella Beato Cafasso

Il 15 Ottobre u. s. ebbe luogo la Giornata del Crocifisso nella Cappella, del Beato Cafasso - Case Popolari di Via Sospello.

L'angustia del luogo non impedì il buon esito della Giornata, grazie allo zelo del Rettore Rev.do Don Andrea Affricano ed alla corrispondenza dei fedeli.

Non tutti i lettori forse sanno che questa Cappella intitolata al grande Apostolo Torinese, e costituita da alcune modeste camere, situate nel centro del popoloso quartiere, trasformate in minuscola Chiesa.

Purtroppo, come ognuno può facilmente immaginare, essa è inadeguata per soddisfare alle necessità spirituali degli abitanti delle Case Popolari e pertanto è già in progetto l'erezione di un nuovo tempio intitolato al Beato Cafasso, che dovrà sorgere nelle immediate vicinanze, non appena il mutare delle attuali condizioni lo permetterà.

Al mattino, ad ogni S. Messa vi fu la distribuzione dei foglietti della Divozione con la recita della stessa da parte di tutti i fedeli.

Pure ad ogni S. Messa il Rev. D. Affricano illustrò ai fedeli il significato della Giornata del Crocifisso.

Parlò in modo efficace e persuasivo del grande tesoro che noi tutti abbiamo nella Croce, dell'amore infinito di Gesù Crocifisso verso di noi, del dovere che abbiamo di rispondere con l'amore e la riparazione.

Invitò poi tutti ad offrire all'Eterno Padre le Piaghe Sacratissime di Gesù, Piaghe che chiedono per noi pietà e misericordia alla Divina Giustizia irritata, e potranno dare con la grazia di Dio la pace al mondo intero.

Nel pomeriggio si fece il pio esercizio della Via Crucis innanzi al SS. Sacramento esposto.

Numerosissimi fedeli parteciparono a questo devotissimo esercizio, seguendo attraverso la recita di pie elevazioni, appropriate alle attuali circostanze, lo svolgersi della via dolorosa, con sentimenti di viva devozione e con salutari propositi.

Dopo la Benedizione Eucaristica, in una cameretta attigua alla Cappella si tenne una breve adunanza a un buon numero di fedeli.

Un catechista illustrò loro l'origine della Divozione a Gesù Crocifisso e dell'Unione del SS. Crocifisso; in modo particolare fece conoscere la luminosa figura dell'amante di Gesù Crocifisso, il Servo di Dio Fra Leopoldo, spigolando dai suoi detti e scritti dai quali traspare tutto l'incendio d'amore di quell'anima beata.

Conchiuse mettendo in risalto in mirabile sintesi l'opera divina di Gesù Crocifisso nelle anime.

Numerosissime le adesioni dei presenti, in qualità di ascritti all'Unione.

Mentre rivolgiamo il nostro vivo ringraziamento al Rev. Don Affricano per la collaborazione e la ospitalità accordataci, volgiamo la nostra preghiera a Gesù Crocifisso affinché voglia benedire tutti i partecipanti ed i nuovi ascritti.

Parrocchia di S. Giulia - 22 Ottobre 1944

L'artistica chiesa gotica, monumento petenne della pietà e generosità della Marchesa Giulia di Barolo, ha echeggiato ad ogni S. Messa alla recita della « Divozione a Gesù Crocifisso ».

Al Santo Vangelo furono ricordati gli scopi della giornata e fra i diversi esponiamo le parole con cui il Vice Parroco ricordò il serpente di bronzo eretto da Mosé nel deserto, guardando il quale gli Ebrei erano salvi dal castigo loro inflitto da Dio, simbolo dell'efficacia della divozione al Crocifisso.

Infatti Egli è causa efficiente ed esemplare della nostra salute.

A Lui, grande Pontefice che ha colmato l'abisso scavato dal peccato tra Dio e gli uomini, guardiamo nei nostri dolori per non smarrirci.

Nel pomeriggio la solenne Via Crucis predicata dal Molto Rev. Teol. Tamietti, Parroco, fu seguita con devota pietà da numerosi fedeli.

Riportiamo per comune edificazione qualche pio pensiero espresso per ciascuna delle Stazioni:

1. Sentenza di morte.

Frutto del peccato è la morte.

Pensiamo alla nostra morte.

2. La Croce a Gesù.

Gesù si sottomette alla Crocifissione per i nostri peccati.

Noi siamo più sensibili alle cose esterne che alle interne, ecco perché non conosciamo che cos'è il peccato.

3. La prima caduta.

La Croce era pesante dei peccati e dell'iniquità commesse da Adamo all'ultimo uomo che verrà al mondo.

Anche dai nostri peccati: perciò domandiamo perdono.

4. Incontro di sua Madre.

La scena più atroce.

Che si saranno detti Gesù e Maria SS.?

I grandi dolori non hanno parole: coraggio, coraggio … amore, amore.

5. Il Cireneo.

Ci ricorda gli atti di carità verso il prossimo fatti per amor proprio, non per amor di Dio.

L'apparenza e bontà, la realtà è finzione.

6. La Veronica.

Dobbiamo aver coraggio quando si tratta degli interessi di Dio e delle anime.

7. Seconda caduta

Quante volte abbiamo promesso di rinunciare al nostro io e poi abbiamo fatto nulla.

Proponiamo fortemente.

8. Le pie donne consolate.

Non dimentichiamo che abbiamo anche l'obbligo di riparare per i peccati degli altri.

9. Terza caduta.

Non si è mai commesso il peccato così sfacciatamente come ai giorni nostri, specie contro il sesto comandamento.

10. Spogliato.

Col peccato offendiamo il corpo mistico di Nostro Signore di cui siamo membra e ne facciamo corpo del demonio.

11. Crocifissione.

Crocifiggiamo i nostri sensi, cosi imiteremo S. Paolo e sentiremo grande desiderio di servire il SS. Crocifisso.

12. Morte di Gesù.

Sic Deus dilexit mundum.

Amore domanda amore.

Lasciamoci attrarre da questo amore.

13. Deposizione.

Maria SS. e la prima che contempla le Piaghe SS. di Gesù Crocifisso.

È ciò che abbiamo fatto noi quando adorammo le ferite del Salvatore.

Non fermiamoci qui.

Diventiamo gli amanti di Gesù Crocifisso e teniamolo come modello di ogni virtù.

14. La Sepoltura.

Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli il loro nido, il Figlio di Dio non ha neanche il sepolcro.

Seppelliamo con Gesù il nostro passato per risorgere a nuova vita.