I nostri lutti

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Maria Teresa Peyron ved. Pulciano

Ci amava tanto che la sua dipartita è per noi un vero lutto di famiglia.

Spirito elevato e profondamente cristiano, aveva appreso dallo stesso Servo di Dio Fra Leopoldo a vedere nell'Unione un'opera di grande vantaggio per le anime e perciò l'appoggiava « toto corde » e la raccomandava a tutte le persone che poteva avvicinare.

Una lunga e dolorosa malattia l'affinò nella via della perfezione cristiana avvicinandola sempre più a Gesù Crocifisso, unico miraggio del suo cuore ardente di fede.

Immobilizzata nel suo letto mantenne gagliardia di mente e di volontà durante i terroristici bombardamenti che rovinarono la nostra bella Torino rincuorando ancora col suo piccolo Crocifisso in mano le pie e generose persone che l'assistevano.

I dolori della Patria si aggiunsero ai suoi dolori fisici che offrì sovente per la risurrezione della nostra stirpe, eletta da Dio a tradizioni di bene e di civiltà, nella carità.

Trasportata a Villanova Solare morì come in esilio, ma guardando al Cielo che la fede vissuta e la carità praticata generosamente gli additavano come ben meritato premio.

I suoi diletti Catechisti, così li chiamava, la ricorderanno non solo per suffragarne l'anima, ma altresì per imitarne le forti virtù.

Fr. Secondino Prof. Biletta delle Scuole Cristiane

Umile, generoso e regolarissimo religioso educatore, trascorse quarant'anni come Professore nel Collegio S. Giuseppe di Torino.

Amò l'Unione Catechisti e cercò di attuarne gli ideali di apostolato nella formazione dei suoi giovani a cui lasciò in retaggio gli esempi luminosi della Sua vita santa e apostolica.

Passò santamente da questa vita la mattina del Venerdì Santo, associato ai dolori del Divin Crocifisso della cui divozione fu zelante propagatore.

Can. Bernardino Morino

Bisognerebbe di Lui lasciar parlare i poveri, i più poveri, quelli ch'Egli sapeva avvicinare col consueto sorriso paterno e col non meno generoso e pronto soccorso.

Solo allora si saprebbe chi era il Can. Morino e quanto bene abbia fatto.

Aveva seguito lo svolgersi della « Messa del Povero » fin dai suoi primordi e dato il suo plauso e incoraggiamento ai Catechisti che si dedicarono a tale evangelica istituzione, vedendo in essi validi coadiutori delle « Figlie della Carità ».

Generoso in vita fu ancora generosissimo in morte, lasciando ai poveri il modesto peculio, frutto forse delle stesse sue privazioni e fatiche.

La sua memoria andrà in benedizione e il suo nome resterà legato all'affetto dei Catechisti e dei loro assistiti.

Cav. Angelo Albesiano

« Date il superfluo ai poveri » era il suo comandamento, e ciò dopo di essersi imposto una condotta di vita cristianamente austera a cui tenne fede fino all'ultimo giorno di vita: lavoro, preghiera e fiducia in Dio « onnipotente » furono l'intreccio della sua vita.

Le sue ultime volontà sono state l'espressione del suo spirito che aveva sposato la causa della gloria di Dio e il bene spirituale e materiale del prossimo.

I poveri e molte Istituzioni piangono il loro munifico sostenitore e gli invocano il premio eterno.

Mons. Francesco Golzio

Ricordo ancora l'ondata di commozione che pervase la popolazione di Altessano, riunita per solennizzare l'erezione a Parrocchia della chiesa di San Francesco da Lui costruita, quando il sacerdote annunziò che Mons. Golzio non aveva potuto intervenire alla funzione perché gravemente malato, anzi morente.

Risento ancora l'irrefrenabile scoppio di singulti delle donne che mi erano vicine e rivedo il volto rigato di lacrime degli uomini, pur non usi a piangere.

Allora mi venne spontanea l'osservazione: Ecco come era amato! e quale ricordo del suo Pastore conserva questo popolo!

Non era infatti possibile conoscerLo senza rimanere conquisi dalla sua bontà, dalla generosità con cui si prodigava nelle fatiche del suo ministero, dalla sua pazienza in tutto e con tutti.

Nei 28 anni di ministero pastorale e 10 come Provicario Generale profuse veramente le sue energie in una attività instancabile che lo resero vero apostolo.

E corono la sua giornata di buon operaio del Signore con l'offerta della vita per le anime affinate al suo zelo.

Per la sua bontà, unita a sapienza e grande prudenza, era consigliere ricercato ed ascoltato di molte anime, particolarmente di sacerdoti, che sapevano di avere da Lui consigli e norme utili per ogni circostanza del loro ministero.

Anche i Catechisti Lo ricorderanno con affetto e con vivo rimpianto perché parecchie volte ricorsero a Lui per consiglio e per appoggio trovando sempre larga comprensione.

Fu generoso sempre di offerte per la nostra Unione anche quando aveva Lui stesso in corso delle opere che assorbivano cifre considerevoli, e i Catechisti ricordano con commozione l'ultima di esse, trovatagli sul tavolo di lavoro e consegnataci dopo la sua morte.

La figura di Mons. Golzio rimarrà quindi viva nel nostro cuore e particolarmente in chi scrive che ebbe la fortuna di frequentarlo settimanalmente per apostolato durante molti anni.

Sopratutto sarà per noi tutti un incitamento a lavorare come Lui nella vigna del Signore, ad essere imitatori delle sue virtù, affinché anche noi possiamo un giorno ricevere, come speriamo abbia già ricevuto Lui, la mercede che il Signore riserva agli apostoli.

Cat. F. Fonti.

Altri Defunti:

Vallero Maria, Zetatrice - Bobba Eugenia, Zelatrice - Mons. Francesco Golzio - Poletto Carlo, Maestro Zelatore - Spalla Carlo - Demagistris Maria, Zelatrice.

Per tutti invochiamo il riposo eterno nella luce di Dio.