Casa di Carità Arti e Mestieri |
B114-A11
Scuola Festiva e Serale
Chi si è trovato presente Domenica 6 Ottobre u. s. alla solenne S. Messa celebrata nel cortile della Scuola e cantata con perfetta esecuzione dalla Scuola Cantorum di Nostra Signora della Speranza, non dimenticherà più la grandiosità del rito che ha dato i nizio alla nostra festa scolastica.
I punti più salienti dello spartito del " Perosi " sono stati seguiti con devoto raccoglimento, mentre il Sacerdote celebrante salendo l'altare volto verso il popolo permise a tutti di seguire la liturgia del Divin Sacrificio con vivo interessamento e particolare partecipazione.
Terminata la S. Messa ci siamo portati nel Salone Sociale dove alla presenza delle Autorità vennero distribuiti i premi e diplomi conseguiti l'anno scorso.
Non essendoci possibile elencare la numerosa lista dei premiati ci limitiamo a pubblicare la relazione che il catechista Direttore della Casa di Carità Arti e Mestieri ha letto alla solenne assemblea:
Signori e Amici, oggi è giorno di festa per la Casa di Carità.
In questa cornice di solennità ed alla presenza delle Autorità gentilmente intervenute e dei vostri Insegnanti vi saranno distribuiti i diplomi ed i premi che rappresentano le fatiche di un anno di studio paziente e volenteroso che oggi ha il suo riconoscimento.
È quindi un premio alla vostra buona volontà che ha saputo superare le fatiche del lavoro quotidiano, gli impegni di famiglia, le mille difficoltà che sorgono ad ogni istante nella vita, per applicarsi tenacemente e con perseveranza allo studio di quelle scienze tecniche che devono perfezionare il lavoro quotidiano.
Ma più che con le parole è con le cifre che possiamo mettere in evidenza il lavoro compiuto alla Casa di Carità.
Questo primo anno che se non è più di guerra non è ancora di pace, è stato però un anno ancora mancante delle condizioni di tranquillità cosi necessarie per uno studio proficuo.
Gli allievi iscritti furono 690 di cui 410 ai Corsi festivi e 280 ai corsi serali, presenti agli esami 443; promossi 282.
Inoltre 16 allievi su 17 presentati conseguirono la licenza di avviamento e 8 allievi su 12 conseguirono, nella sola sessione di Settembre, la Licenza Tecnica.
La Casa di Carità l'anno scorso ebbe inoltre otto sezioni foranee nei paesi di Poirino, Mathi, Settimo, Revigliasco, Santena, Pianezza, Castiglione e Cafasse, sezioni che dirette da un nostro Ispettore contarono complessivamente n. 380 iscritti divisi in 13 classi con 276 allievi presenti agli esami.
Il progresso della Casa di Carità non è però stato solo un progresso numerico.
La formazione didattica degli Insegnanti ed il perfezionamento nello svolgimento dei programmi furono realizzati mediante lezioni di pedagogia tenute dal Cappellano della Scuola, il Prof. D. Corrado Casalegno dell'Ateneo Salesiano, e con numerose adunanze tecniche organizzative degli Insegnanti stessi raggruppati per materia d'insegnamento.
Inoltre le lezioni di scuola furono integrate con opportune visite tecniche a Stabilimenti, centrali elettriche, laboratori tecnologici, ecc. e con interessanti conferenze su argomenti tecnici vari.
Si diede pure vita al Consiglio Tecnico di Consulenza che è costituito da un scelto gruppo di industriali e di tecnici, e presieduto dall'attivo Sig. Andrea Bernardi, Capo officina collaudo e carrozzeria FIAT.
Tale Consiglio si propone di appoggiare l'attività della scuola con tutti quei mezzi ed aiuti che sono necessari affinché l'insegna mento sia perfettamente aderente alle necessità dell'Industria.
Da questo gruppo, piccolo per il numero di persone, ma notevole per la loro importanza e capacità tecnica, ci auspichiamo che ne nasca un più vasto movimento fra gli industriali torinesi affinché, conosciuta la nostra Opera e la attività che essa si propone ci diano i mezzi necessari per farla vivere, non solo, ma ci permetta di realizzare la costruzione della nuova sede con locali più capaci e più rispondenti alle necessità scolastiche.
Questo è in sintesi il lavoro svolto l'anno scorso, ma più che il passato ci interessa l'avvenire ed è in esso che fissiamo il nostro sguardo.
Quale sarà il programma per il nuovo anno scolastico che si inizia oggi?
Null'altro che il proseguimento della attività svolta sinora, ma che cercheremo di perfezionare quanto più ci sarà possibile.
La Casa di Carità con i suoi 700 allievi circa che rappresentano la massima capienza dei suoi locali non può attualmente progredire nel numero dei suoi allievi.
Può però progredire migliorando e perfezionando la sua attività affinché quello che non si può realizzare in estensione lo si possa fare in profondità.
In un duplice campo la Casa di Carità tende a migliorare ed a perfezionarsi: Anzitutto nel suo insegnamento didattico.
È risaputo come molti, troppi operai, manchino di un'effettiva capacità professionale per cui, pur in questo tempo di disoccupazione e di scarsità di lavoro, è difficile trovare operai provetti, capaci, che possiedano le nozioni pratiche e teoriche del loro mestiere, che sappiano a fondo il segreto della loro professione.
La nostra Scuola si propone di collaborare con le Industrie per risolvere questo problema mediante un insegnamento teorico e pratico svolto seriamente da insegnanti abili con programmi accuratamente studiati e svolti in stretta adesione alle necessità della tecnica moderna ed alle esigenze dell'industria.
Ogni nostro allievo deve convincersi che non è tanto il sapere molte cose che conta, quanto il sapere bene, e che la società conta molti spostati, perché essi con scarsa intelligenza e minore buona volontà, hanno la pretesa di far molto mentre invece concludono poco.
Sia invece ben persuaso che solo la conoscenza perfetta della propria professione può permettere di affermarsi nella vita e che la capacità professionale è uno dei coefficienti più importanti per guadagnarsi l'ambiente del lavoro con vantaggio non solo per sé ma per l'intera società.
Ed è per integrare questa capacità professionale che si è stabilito di istituire gradualmente in tutte le classi un programma di cultura generale, per far si che il nostro allievo, sopratutto delle classi superiori, sappia disimpegnare le sue eventuali mansioni direttive esprimendosi, a voce e per iscritto, in una forma letterariamente propria e grammaticalmente esatta.
Possiamo quindi riassumere questo perfezionamento didattico in una semplice frase: fare meglio.
Frase che impegna la capacità degli Insegnanti e della Scuola e la buona volontà degli allievi.
Ma se è necessario fare dei buoni e dei provetti operai, non è però sufficiente perché l'uomo non può essere considerato solo nel le sue funzioni di lavoratore, ma deve anche essere visto sotto altri aspetti che comportano relazioni e quindi doveri verso Dio, verso la famiglia e verso il prossimo.
Ed ecco perciò che la Casa di Carità si propone anche di concorrere alla formazione del giovane allievo affinché si formi l'uomo completo che, se sa dirigere una macchina sa anche controllare le sue passioni, e che se conosce a fondo le meraviglie di un motore sa anche vedere le bellezze diffuse nel mondo, e da queste risalire al loro Creatore.
Come si attua questa educazione morale?
Con le lezioni di catechismo, con la frequenza alle pratiche religiose necessario per ogni, cristiano, con l'insegnamento e l'esempio dei vostri Insegnanti, con l'adesione insomma a quei principi fondamentali del Cristianesimo che devono diventare norme di vita per il bene dell'uomo e della società, e che se rigettati, portano il disordine più gravi nell'individuo e nelle nazioni come l'esperienza recente insegna.
Eccovi messo innanzi il programma completo della Casa di Carità: formare dei tecnici, ed educare degli uomini.
Ma perché questo programma sia svolto fruttuosamente è necessario che alla nostra attività sia unita la vostra collaborazione.
Ce la darete? Sono certo di si; ne ho la prova nella buona volontà dimostrata sinora nello studio, nell'affetto che portate alla Casa di Carità ed ai vostri Insegnanti; nelle numerose dimostrazioni di attaccamento a questa opera che fa per voi quanto può, ma che desidera fare di più.
Iniziarne dunque insieme questo nuovo anno scolastico che la Provvidenza ci schiude innanzi.
Sarà un anno di lavoro e di fatica, ma lavoreremo e faticheremo insieme come fratelli che si vogliono bene e si amano a vicenda.
Ciascun allievo trovi un amico nel compagno che gli sta di fianco ed un papa od un fratello maggiore nell'Insegnante.
Chi insegna ricordi che non è alla Casa di Carità per interesse, ma per amore, pensi che il suo non è un impegno qualsiasi ma è bensì una missione e sappia vedere in ogni giovane, attraverso i lineamenti fisici più o meno simpatici, non solo una mente da istruire, ma un cuore da amare e sopratutto un anima da salvare.
Nel ricordo degli Insegnanti scomparsi: il cat. Baiano Giovanni, il Sig. Giuliano e molti altri, nel pensiero degli allievi che numerosi sono passati all'altra vita, troviamo l'esempio e l'incitamento ad amarci ed aiutarci a vicenda.
Il mondo è stato rovinato dall'odio ed un solo fattore può riedificarlo: l'amore.
Mettiamo questo fattore costruttivo alla base della nostra attività affinché la Casa di Carità, il cui nome è un programma, porti il suo modesto contributo alla ricostruzione della società ed in questo amore che ci unisce tutti, presenti ed assenti, iniziarne il nuovo anno scolastico 1946-47 con l'augurio di ogni bene nel Signore, per voi, per le vostre famiglie, per la vostra scuola e per tutti coloro che ci aiutano e ci seguono con affetto.
presso la Camera di Commercio Industria e Agricoltura Torino .
Torino, 7 Novembre 1946
Oggetto: Relazione anno scolastico 1945/46
Direzione Casa di Carità Arti e Mestieri Torino
Questo Consorzio ha preso atto di quanto comunicato da codesta On.le Direzione nella Sua relazione del 30 Ottobre u.s. e non può che compiacersi vivamente per i confortevoli risultati ottenuti durante l'anno Scolastico testé decorso tanto più se si tiene presente i gravi sacrifici cui dirigenti, insegnanti ed allievi, hanno dovuto sottostare per le molte difficoltà incontrate durante l'esercizio dei Corsi.
Per il corrente anno scolastico questo Consorzio confida di poter in maggior misura aiutare codesta Scuola, dandole così una prova tangibile della sua piena soddisfazione.
Il Commissario Governativo
f.to Gr. Uff. Alfredo Laezza