Corso diurno per disoccupati

B119-A5

La Casa di Carità Arti e Mestieri ha aperto le sue aule ed i suoi laboratori ai disoccupati, aderendo ad una provvida disposizione del Governo realizzata dall'Ispettorato Prov. « INAPLI ».

Nulla poteva essere più consono allo spirito e ai fini della nostra Scuola, che, sorta per educare i figli del popolo, guarda e aiuta con particolare cura specialmente i più bisognosi.

Ci sono stati affidati 64 disoccupati, che vogliono addestrarsi nell'arte dell''aggiustatore meccanico per potere, dopo tre mesi di corsi accelerati ed un serio esame, essere indirizzati alle fabbriche.

L'« INAPLI » corrisponde a ciascun allievo il sussidio - presenza di L. 200 giornalieri, oltre alla normale assistenza dell'Istituto della Previdenza Sociale per i disoccupati.

Alla Scuola che dirige il corso vengono rifuse le spese vive incontrate.

Cosa inusitata per noi, che dobbiamo sempre raccogliere dalla pubblica beneficenza i fondi necessari per il funzionamento.

Alla Casa di Carità i nuovi ospiti si sono trovati subito a loro agio perché i Catechisti, accogliendoli come fratelli, si sono prodigati fin dal primo giorno di scuola a rianimare i loro animi avviliti da lunghi mesi di disoccupazione.

Si riscontra sui loro volti e trapela dalle loro brevi confidenze che la fiducia si è riaccesa nei loro cuori.

Sperano di prepararsi convenientemente e poi di trovar lavoro.

Mai come oggi ci è apparso vero che il lavoro nobilita.

Nel lavoro Iddio ci fa veramente ritrovare la via della nostra redenzione economica e spirituale.

Auspichiamo che il nostro contatto con questi umili aspiranti alla fatica gloriosa del lavoro sia per loro luce ed efficace contributo per superare le difficoltà della vita.

I Catechisti saranno riconoscenti a chi farà pervenire loro degli indumenti usati da distribuire ai poveri.