Anno Santo |
B125-A1
L'avvenimento più grande che si profila alla coscienza religiosa dei cattolici di tutto il mondo è il prossimo Anno Santo, che avrà inizio nel Natale del 1949 e si chiuderà del Natale del 1950.
« Il grande Giubileo che si celebrerà nel prossimo anno - dice la bolla di indizione - si propone specialmente di richiamare tutti i cristiani, non solo alla espiazione delle loro colpe ed alla emendazione della loro vita, ma anche ad attendere alla virtù ed alla santità secondo il detto: Santificatevi e siate santi perché io sono il Signore, Dio vostro.
Dal che si vede facilmente quale e quanta sia l'utilità di tale antichissima istituzione. »
L'Anno Santo è sempre stato nella storia della Chiesa una di quelle pietre miliari che hanno costituito mirabilmente delle tappe importanti nel cammino dell'umanità, segnando la pacificazione degli animi, l'incremento della fede e della carità di Cristo onde è apportatrice la Chiesa Cattolica, madre e maestra di tutte le genti.
Ma il prossimo Anno Santo che viene a celebrarsi dopo la più grande catastrofe mondiale, da cui sono stati sconvolti popoli e nazioni, assume un carattere più manifesto di pacificazione degli spiriti e dei popoli, che unicamente nel ritorno doloroso e sincero a Dio per mezzo di Cristo e della sua Chiesa possono ritrovare se stessi ed orientarsi stabilmente nella valutazione della vita presente, rivolta a quella futura.
Il Santo Padre Pio XII nel dare l'annunzio di questo eccezionale anno di grazia ne ha voluto anche fissare le altissime finalità e predisporre i fedeli a così importante celebrazione, dettando una particolare preghiera per l'Anno Santo.
Riportiamo qui integralmente le intenzioni specifiche formulate dal Sommo Pontefice nella bolla di indizione: « Si implori da Dio anzitutto che ciascuno pregando e facendo penitenza espi le proprie colpe e si adoperi con ogni impegno a riformare i propri costumi e a riacquistare le cristiane virtù affinché questo grande Giubileo prepari felicemente un generale ritorno a Dio.
In secondo luogo bisogna chiedere a Dio insistentemente che la fedeltà dovuta al Divin Redentore e alla Chiesa da Lui fondata sia da tutti mantenuta con spirito inflessibile e con energica volontà; che i diritti della Chiesa siano mantenuti incrollabili e integri contro le insidie, gli inganni e le persecuzioni; che tutti coloro che non sono ancora giunti alla luce della verità cattolica o errano dalla strada giusta e gli stessi odiatori e negatori di Dio, illuminati dalla superna luce e piegati dalla grazia siano condotti a obbedire ai precetti del Vangelo; che dappertutto, ma specialmente in Palestina, ritorni quanto prima la tranquillità mediante una giusta composizione dei problemi, di modo che le diversi classi sociali, spenti gli odi e sedati i dissensi, si uniscano in giustizia nella concordia fraterna; che le moltitudini infine dei bisognosi, dal proprio lavoro traggano di che onestamente vivere e dalla liberalità e dalla carità dei più forniti di beni di fortuna ricevano i necessari e opportuni soccorsi.
Torni finalmente la pace nel cuore di tutti, tra le pareti domestiche e nelle singole nazioni nell'universale comunità dei popoli.
Coloro che soffrono persecuzioni per la giustizia abbiano la fortezza onde la Chiesa è stata ornata fin dalla sua origine col sangue dei martiri ; i profughi, i prigionieri, coloro che sono stati strappati dalle proprie case, tornino quanto prima alla dolcissima loro patria, i sofferenti e gli angosciati siano colmati della celeste consolazione.
Splenda e si rafforzi nella vigorosa gioventù il pudore e la virtù cristiana dall'esempio dell'età matura e della vecchiaia, tutti infine godano di quella grazia celeste che è sicuro auspicio dell'eterna felicità.
Appare subito quanto siano ampi i voti che urgono nel cuore del Vicario di Cristo e come essi costituiscano un programma completo per la rinnovazione del mondo, dove le grandi linee del disegno non fanno trascurare nulla e nessuno.
Il Papa li affida alle preghiere e all'azione di tutti i fedeli.
La loro attuazione sarà tanto più vasta e profonda quanto più ciascuno avrà fatto sue le intenzioni del Padre comune e avrà dato tutto il proprio contributo, incominciando dalla riforma della propria vita.
Tutti i devoti del SS. Crocifisso accrescano il loro fervore e, coscienti dell'immenso tesoro che la Chiesa mette a disposizione dei credenti, durante il giubileo, ne sappiano approfittare, aiutino altre anime ad approfittarne, sopratutto procurando a se stessi e altrui quelle particolari disposizioni spirituali che costituiscono la premessa indispensabile per ottenere il frutto dell'Anno Santo.
Inoltre moltiplichino le loro preghiere secondo l'insistente raccomandazione del Papa, perché siano raggiunti i salutari risultati che si sperano dal Giubileo e che dovranno trasformare questo povero mondo convalescente ancora dei gravi dolori sofferti, tormentato da antiche e nuove insidie, stretto da impellenti necessità materiali, ma sopratutto assetato d'amore, desideroso di tranquillità e di pace e tuttavia teso ( volente o nolente ) alla conquista dei beni eterni.
per i bambini:
« O Signore Ti ringrazio del grande dono dell'Anno Santo e Ti prego di rendere docili i cuori degli uomini alla voce del Tuo Figlio Gesù ».
per gli infermi:
« Dio onnipotente ed eterno, con tutta l'anima ti ringrazio per il grande dono dell'Anno Santo.
Che questo Anno Santo sia per tutti un anno di purificazione e di santificazione, di vita interiore e di riparazione, l'anno del gran ritorno e del perdono.
Accetta a questo scopo l'offerta delle nostre sofferenze e concedici la Tua grazia, la rassegnazione e la salute ».
per gli operai:
« Dio onnipotente ed eterno, con tutta l'anima Ti ringrazio per il grande dono dell'Anno Santo.
La Tua grazia accenda in tutti gli uomini l'amore verso tanti sventurati che la povertà e la miseria riducono ad una condizione di vita indegna di essere umani.
Desta nelle anime di quelli che ti chiamano Padre, la fame e la sete della giustizia sociale e della carità fraterna nelle opere e nella verità.
Rendici pazienti ed esemplari nel compimento del nostro lavoro ad imitazione di Gesù nella casa di Nazareth. »