Pellegr. della C. di C. A. e M. alla tomba di Fra Leopoldo |
B182-A2
L'annuale pellegrinaggio della Casa di Carità Arti e Mestieri alla tomba di Fra Leopoldo nell'anniversario della sua morte ha assunto quest'anno una particolare significazione, aprendo l'anno celebrativo del cinquantenario del transito del Servo di Dio.
Per esigenze interne di carattere organizzativo il pellegrinaggio venne effettuato il 28 gennaio, anziché il 27 giorno dell'anniversario.
Tutta la popolazione scolastica dei corsi diurni: direttore, insegnanti, istruttori e allievi, si portò alla Chiesa di S. Tommaso, dove ebbe luogo la S. Messa, celebrata dal guardiano P. Lino, il quale all'omelia, traendo lo spunto dalle letture liturgiche del giorno, esortò i giovani ad essere nel mondo dei testimoni di Cristo, con l'aiuto della sua grazia.
La chiesa era gremita e risuonava delle preghiere e dei canti di quelle centinaia di giovani e di uomini, il cui contegno edificante indicava l'intima partecipazione al rito.
Al termine della Messa tutti si portarono nella cappella di N.S. del S. Cuore, annessa alla Chiesa parrocchiale, dove Fra Leopoldo aveva i suoi colloqui con Gesù e Maria, e dove è sepolto accanto ad un altro Servo di Dio: Paolo Pio Perazzo.
Il Perazzo era un impiegato delle Ferrovie, contemporaneo di Fra Leopoldo e a lui legato da stretta amicizia; come lui monferrino e di carattere ardente.
Fondò l'opera dell'adorazione quotidiana universale perpetua a Gesù Sacramentato, che ha sede in S. Tommaso.
Di fronte alla tomba di Paolo Pio Perazzo sono sepolte le sorelle Teresa e Giuseppina Comoglio, contemporanee e collaboratrici del Perazzo e di Fra Leopoldo, anch'esse in attesa di beatificazione.
Quattro servi di Dio, nella stessa parrocchia e nella stessa epoca sono un segno di attività spirituale davvero straordinaria, degno della tradizione di S. Tommaso e un forte richiamo alla spiritualità francescana.
Nella cappella di N.S. del S. Cuore di Gesù, che a stento poteva contenere tutti gli allievi della Casa di Carità, e in questo ambiente saturo di santità, i giovani invocarono l'intercessione di Fra Leopoldo per ottenere un amore a Gesù Crocifisso simile al suo, ad esserne testimoni nel mondo con la propria vita.