Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo … |
B235-A3
1. « Vocazione e missione dei laici nella Chiesa e nel mondo a vent'anni dal Concilio Vaticano II »: questo è il tema che, confrontato con i problemi pastorali più universali, più urgenti e più attuali, la maggioranza degli Organismi ecclesiali consultati ha richiesto come argomento di discussione e di riflessione per il prossimo Sinodo dei Vescovi dell'autunno 1986.
Questa stessa richiesta, in un modo insieme concreto e preciso, dimostra come l'esigenza che il posto e i compiti dei laici nella Chiesa e nel mondo di oggi siano maggiormente compresi e valorizzati risulti essere un'esigenza ampiamente diffusa e vivamente sentita.
Il Papa Giovanni Paolo II ha accolto tale richiesta e nell'incontro con i membri del Consiglio della Segreteria Generale del Sinodo, il 19 maggio 1984, così l'ha commentata: « Non è difficile cogliere i motivi di tale convergenza di pareri.
In realtà, la missione dei laici, come parte integrante della missione di salvezza dell'intero popolo di Dio, è di fondamentale importanza per la vita della Chiesa e per il servizio che la Chiesa stessa è chiamata ad offrire al mondo degli uomini e delle realtà temporali ».
2.1 « Lineamenta » che ora, secondo una prassi già da tempo in atto, vengono offerti alle diverse chiese locali in preparazione della assise sinodale, non sono affatto - ne vogliono esserlo - una trattazione organica e completa del tema dei laici nella vita e nella missione della Chiesa.
Neppure sono uno schema o un progetto di un possibile futuro documento sinodale.
Intendono solo offrire un punto di partenza, tracciato con un qualche ordine logico, per un'analisi, discussione e riflessione sui laici, sugli aspetti teorici e pratici della questione, sui valori e sulle esigenze, sulle difficoltà e sulle risorse, che il problema dei laici suscita nell'esperienza vissuta, nell'azione pastorale e nella riflessione teologica presenti nelle diverse chiese locali.
3. La natura stessa del tema scelto, soprattutto per gli aspetti d'esperienza di vita, rende utilissima un'ampia consultazione dei laici stessi già durante la fase preparatoria dell'Assemblea sinodale nelle chiese locali: non solo perché questi sono i primi e diretti interessati al tema, ma ancor più per il carisma che i laici ricevono dallo Spirito Santo in ordine ad esercitare il loro apostolato.
Se tempestiva, il più possibile capillare ed intelligentemente favorita, la consultazione dei laici costituirà un aiuto prezioso perché la Chiesa, e in particolare i Pastori che la animano e la guidano, possa meglio conoscere la reale situazione circa la coscienza che i laici oggi, a venti anni di distanza dal Concilio Vaticano II, hanno del loro inserimento e della loro partecipazione alla vita e alla missione della Chiesa nel mondo e nella storia.
( O. R. 20-2-85 )