In difesa della vita umana |
B236-A1
All'Omelia dell'ultima messa celebrata a Washington, alla presenza di oltre un milione di persone, il Papa, commentando le letture, ha proclamato la dignità e la grandezza della vita umana, nonché la sacralità del matrimonio cristiano.
Riportiamo un'ampia parte di tale Omelia:
Non esito a proclamare dinanzi a voi e dinanzi a tutto il mondo che ogni vita umana - dal momento della sua concezione e durante tutte le seguenti fasi - è sacra, perché la vita umana è creata ad immagine e somiglianza di Dio.
Niente sorpassa la grandezza o la dignità della persona umana.
La vita umana non è soltanto un'idea o un'astrazione; la vita umana è la realtà concreta di un essere che vive, agisce, cresce e si sviluppa; la vita umana è la realtà concreta di amore e di servizio all'umanità.
Permettetemi di ripetere ciò che dissi alla mia gente nel mio pellegrinaggio nella mia patria: « Se il diritto alla vita di una persona viene violato al momento in cui viene concepita nel seno materno, un colpo indiretto viene inflitto a tutto l'ordine morale che ha per scopo i beni inviolabili dell'uomo.
La Chiesa difende il diritto alla vita, non solo per rispetto alla maestà di Dio, primo Datore di questa vita, ma anche per rispetto al bene essenziale della persona umana ( 8 giugno 1979 ).
La vita umana è preziosa perché è un dono di Dio il cui amore è infinito; e quando Dio dà la vita, la dà per sempre.
La vita inoltre è preziosa perché è la espressione e il frutto dell'amore.
Questa è la ragione per cui la vita deve avere origine nel contesto del matrimonio e per cui il matrimonio e l'amore vicendevole dei genitori devono essere caratterizzati da generosità nel prodigarsi.
Il grande pericolo per la vita di famiglia in una società i cui idoli sono il piacere, le comodità e l'indipendenza, sta nel fatto che gli uomini chiudono il cuore e diventano egoisti.
La paura di un impegno permanente può cambiare il mutuo amore fra marito e moglie in due amori di se stesso, due amori che esistono l'uno accanto all'altro, finché non finiscono nella separazione.
Nel sacramento del matrimonio, l'uomo e la donna - i quali nel Battesimo divennero membri di Cristo ed hanno il dovere di manifestare nella loro vita, gli atteggiamenti di Cristo - ricevono la certezza dell'aiuto di cui hanno bisogno, affinché il loro amore cresca in un'unione fedele e indissolubile e possano rispondere generosamente al dono della paternità.
Come ha dichiarato il Concilio Vaticano II: « Per mezzo di questo Sacramento, Cristo stesso diviene presente nella vita dei coniugi e li accompagna, affinché possano amarsi a vicenda ed amare i loro figli, proprio come Cristo ha amato la sua Chiesa e ha dato se stesso per lei » ( Gaudium et Spes 48; Ef 5,2 ).
Affinché il matrimonio cristiano favorisca il bene totale e lo sviluppo dei coniugi, deve essere ispirato dal Vangelo, e così aprirsi alla nuova vita, una nuova vita data e accettata generosamente.
I coniugi sono anche chiamati a creare una atmosfera di famiglia in cui i figli siano felici e vivano in pienezza e con dignità una vita umana e cristiana.
Per poter vivere una vita gioiosa di famiglia si richiedono sacrifici sia da parte dei genitori sia da parte dei figli.
Ogni membro della famiglia deve diventare, in modo speciale, il servo degli altri condividendo i loro pesi.
È necessario che ognuno sia sollecito non solo per la propria vita, ma anche per la vita degli altri membri della famiglia: per i loro bisogni, le loro speranze, i loro ideali.
Le decisioni riguardo al numero dei figli e ai sacrifici che ne derivano, non debbono essere prese solo in vista di poter aggiungere comodità e perseverare nel quieto vivere.
Riflettendo su questo punto davanti a Dio, aiutati dalla grazia che viene dal Sacramento, e guidati dagli insegnamenti della Chiesa, i genitori ricorderanno a se stessi che è minor male negare ai loro figli certe comodità e vantaggi materiali che privarli della presenza di fratelli e sorelle che potrebbero aiutarli a sviluppare la loro umanità e realizzare la bellezza della vita in ogni sua fase e in tutta la sua varietà.
Se i genitori realizzassero pienamente le esigenze e le opportunità apportate da questo grande Sacramento, non mancherebbero di unirsi a Maria nell'inno di lode all'autore della vita - a Dio -, che li ha scelti come suoi collaboratori.
Tutti gli esseri umani dovrebbero valutare l'unicità di ogni persona come creatura di Dio, chiamata ad essere fratello o sorella di Cristo in ragione dell'Incarnazione e Redenzione Universale.
Per noi la sacralità della persona umana è fondata su queste premesse.
Ed è su queste stesse premesse che si fonda la nostra celebrazione della vita - di ogni vita umana.
Ciò spiega i nostri sforzi per difendere la vita umana contro qualsiasi influenza o azione che la possa minacciare o indebolire, come pure i nostri sforzi per rendere ogni vita più umana in tutti i suoi aspetti.
Quindi reagiremo ogni volta che la vita umana è minacciata.
Quando il carattere sacro della vita prima della nascita viene attaccato, noi reagiremo per proclamare che nessuno ha mai il diritto di distruggere la vita prima della nascita.
Quando si parla di un bambino come un peso o lo si considera come mezzo per soddisfare un bisogno emozionale, noi interverremo per insistere che ogni bambino è dono unico e irripetibile di Dio, che ha diritto ad una famiglia unita nell'amore.
Quando l'istituzione del matrimonio è abbandonata all'egoismo umano e ridotta ad un accordo temporaneo o condizionale che si può rescindere facilmente, noi reagiremo affermando l'indissolubilità del vincolo matrimoniale.
Quando il valore della famiglia è minacciato da pressioni sociali ed economiche, noi reagiremo riaffermando che la famiglia è anche necessaria non solo per il bene privato di ogni persona, ma anche per il bene comune di ogni società, nazione e stato ».
Giovanni Paolo II
« Dio creò l'uomo a sua immagine … maschio e femmina li creò.
Dio li benedisse e disse loro: siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e assoggettatela » ( Gen 1,27-28 )