Viaggio in Perù e in Bolivia |
B289-A6
Leandro Pierbattisti
Nella prima parte del mio viaggio, mi sono recato in Perù.
Giunto a Lima, ho visitato la fraternità di Ñaña a circa 20km dalla capitale.
Questa fraternità, che ha ormai 10 anni di vita, venne fondata da Fr. Felipe Ampuero, attuale Visitatore, ed è costituita da un piccolo nucleo di Catechisti/e che vivono nei quartieri poveri di questa cittadina, e si dedicano ad attività catechistiche ed educative in parrocchia e nella scuola.
Pur essendo una zona particolarmente povera Ñaña è una città che si sta estendendo.
In ogni angolo, si incontrano gruppi di bambini e ragazzi che giocano allegri e chiassosi ai margini delle strade spesso polverose e animate da un traffico intenso.
Sono presenti in questa cittadina molte case di congregazioni religiose, al punto da essere paragonata ad un in piccolo Vaticano.
Attualmente l'Unione Catechisti a Ñaña è priva di una sede propria, avendo dovuto restituire alla parrocchia i locali che questa le aveva dato in affitto.
Questo comporta qualche difficoltà per lo svolgimento delle normali attività della fraternità.
L'attività catechistica dei membri dell'Unione viene svolta anche qui, in forma sistematica nelle parrocchie e nelle scuola, e in forma occasionale, e al momento opportuno, in ogni luogo dove la gente si incontra, e soprattutto nella visita agli ammalati
Il Responsabile della locale sede, prof. Walter Silva oltre alle catechesi in parrocchia e agli ammalati propone settimanalmente delle catechesi ad una radio locale.
Anche un altro catechista, il sig. Carlos Turrìn, propone di tanto in tanto delle riflessioni religiose ad una radio privata dove egli opera come collaboratore.
Poiché le distanze tra un quartiere e l'altro di questa città sono notevoli, e i percorsi pericolosi a motivo del traffico, stiamo pensando di costituire dei gruppi dell'Unione in punti diversi della città.
Si tratta di riunire gli adolescenti che hanno già ricevuto la Confermazione, o che stanno per riceverla, per aiutarli, in un clima sereno e gioioso adatto alla loro età, a perseverare negli insegnamenti ricevuti.
Questo è uno dei particolari obiettivi di questa fraternità che si ispira a quanto fatto da fr. Teodoreto nella fondazione del primo gruppo di ragazzi della Pia Unione di Gesù Crocifisso, che mi auguro possa attuarsi presso e bene, con l'aiuto di Dio e la generosità dei Catechisti.
Lasciata Lima, insieme al catechista Perez prof. Alfredo che mi accompagnava, mi sono recato a salutare i Fratelli delle Scuole Cristiane nella loro comunità di Iquitos che, come sempre, ci hanno accolto con grande cordialità.
Iquitos è una bella cittadina, raggiungibile unicamente per via aerea o fluviale essendo priva di strade di collegamento tra un centro abitato e l'altro.
Ciò che immediatamente colpisce in questa città è la presenza di migliaia di mototaxi che percorrono incessantemente le sue strade, mentre è assai scarsa la presenza di macchine ed autocarri.
Partiti da Lima con una temperatura piuttosto fredda, giunti ad Iquitos, molto più a nord rispetto a Lima, abbiamo trovato un clima particolarmente caldo.
Nel pomeriggio dello stesso giorno del nostro arrivo ad Iquitos siamo partiti alla volta di Requena.
Scesa la lunga e non molto sicura scalinata verso il fiume, saliamo sulla grande "lancia" ovvero sulla nave fluviale in partenza per Requena.
Si trattava di un grande traghetto a 2 piani, stracarico di gente e di ogni sorta di materiali e di frutta della foresta: caschi di banane, casse di camu camu, pesce, bidoni di petrolio,ecc.
Non fu difficile paragonare questa ialanciale all'arca di Noé; non mancavano infatti neppure gli animali, soprattutto galline e galli che facevano con scrupoloso zelo il loro canto
Il piano superiore era fitto di amache che accoglievano gente di ogni età; vi erano anche poche "camerette" ovvero dei piccoli box in uno dei quali ho trovato posto insieme ad Alfredo.
Vi era una discreta animazione a bordo, e nonostante che fosse notte fonda faceva molto caldo.
Il Rio Ucayali, che confluisce nel Rio delle Amazzoni, è un fiume la cui larghezza, da una sommaria valutazione, varia da 500 a 1000 metri; lo sbocco al mare dista 3000 Km. con un dislivello di appena 100 metri, per cui la velocità del fiume risulta assai bassa.
Dopo 14 ore di navigazione, arriviamo finalmente a Requena, dove ci attendono i catechisti dell'Unione.
Ciò che colpisce immediatamente sia ad Iquitos che a Requena è la presenza di case galleggianti simili ad piccolo villaggio sul fiume, e le case, specialmente le più vecchie, coperte con foglie speciali e paglia.
Anche Requena è una bella cittadina, piena di gente che per spostarsi si serve, come ad Iquitos, dei numerosissimi mototaxi che transitano in continuazione nelle sue strade.
Veniamo ospitati nella bella casa dei Fratelli delle Scuole Cristiane, un'oasi in questa città, protesa in quei giorni al rifacimento delle sue strade in cemento.
Le abitazioni sono per la maggior parte povere e coperte con particolari foglie disposte secondo un'antica arte che assicura una buona protezione dalla piogge piuttosto frequente in questa località.
A Requena i Fratelli gestiscono delle scuole professionali e un istituto superiore di pedagogia; hanno anche una fabbrica di mattoni e laterizi vari che, pur non rendendo nulla in termini economici, tengono ugualmente aperta per poter vendere questi prodotti ad un prezzo accessibile alla gente del luogo piuttosto scarsa di risorse economiche.
L'Unione in Requena è composta da 5 membri:
- Hernan Salas, Catechista consacrato
- Melina e Cerchio, Catechisti associati
- Louis e la sua fidanzata, Catechisti associati
Tutti provenienti da Arequipa.
Escluso Cerchio gli altri Catechisti dell'Unione in Requena lavorano in ambito scolastico, e tutti, dopo il lavoro, si occupano di catechesi in parrocchia.
La catechesi qui è ben organizzata e i catechisti attivi e preparati.
Ho visitato diversi gruppi di catechismo presso un istituto di suore dove operano i nostri catechisti, ricavandone ovunque un'ottima impressione; anche i Fratelli operano nella catechesi ai fanciulli in una zone poverissime alla periferia della città, e fuori città.
Il loro impegno e la corrispondenza dei fanciulli sono degni di ogni elogio.
Gli abitanti di questa città hanno un temperamento mite, docile, semplice e rispettoso.
Nel mio breve soggiorno a Requena, ho anche potuto incontrarmi con il Vescovo di questa cittadina che qui chiamano "il Monsignore": un omone con una folta barba bianca, vestito in borghese e molto gentile, che ci è venuto incontro privo di ogni segno di riconoscimento, al punto che solo dopo un certo tempo, ho potuto rendermi conto che era lui il Vescovo.
Ho poi saputo che è un francescano.
Poiché conosceva discretamente bene l'italiano abbiamo potuto facilmente parlare della realtà della Chiesa locale.
Mi disse che la sua diocesi ha un'ampiezza di 80000 km² e che può raggiungere le frazioni sparse nella selva solo ogni 3-4 anni.
Quando arriva è una festa: tutti che gli vanno incontro per partecipare all'eucaristia e per chiedergli il conferimento delle cresime e l'amministrazione dei battesimi ai loro bambini.
In queste località sperdute della selva amazzonica, la fede degli abitanti è tenuta viva da catechisti zelanti e preparati che, in assenza dei sacerdoti, propongono agli abitanti delle piccole borgate disseminate nella selva incontri di preghiera incentrati sulla Parola di Dio.
In questo modo, anche in assenza del sacerdote, essi la possono conoscere e interiorizzare, così da diventare anche in essi viva e operante.
La nostra azione catechistica in Requena, mira a far crescere nella fede i fanciulli e i giovani, seguendoli via via nella vita adulta perché vivano di fede, e diventino anch'essi, se a questo il Signore li chiama, Catechisti attivi e zelanti
Il campo di apostolato è immenso, le forze scarse in proporzione alle necessità.
Nella bella località di Requena, in un momento libero, abbiamo potuto inoltrarci nella selva amazzonica per vedere il lago La Vispa e l'arrivo delle barche cariche di casse con i frutti del camu camu.
I frutti di questa pianta sono utilizzati per preparare gustose bevande dissetanti ed anche come medicina.
Il lago La Vista è pieno di pesci piraña pesci del tutto innocui, ci hanno detto, se non gustano il sapore del sangue.
Di ritorno a piedi da questo luogo piuttosto lontano dal centro abitato abbiamo incontrato provvidenzialmente un grande fuoristrada che ci ha caricati tutti e riportati in città.
Questa è stata l'unica macchina che abbiamo visto in quei giorni.
Dopo i giorni trascorsi a Requena sono andato ad Arequipa, via Iquitos-Lima.
Qui ho partecipato con i locali catechisti consacrati ad un ritiro di 3 giorni presso la Casa della Gioventù dei Fratelli delle Scuole Cristiane.
Sono stati giorni belli e importanti in ordine alla nostra crescita spirituale.
Il tema sviluppato era incentrato sui voti religiosi e sul come viverli.
Ad Arequipa, oltre ai giorni molto intensi del ritiro, si sono susseguiti diversi altri incontri con i membri del nostro istituto e con dei Fratelli delle Scuole Cristiane.
Mi sono recato anche a la Las Canteras, alla periferia di Arequipa, dove ha sede la nostra scuola professionale, Casa di Carità Arti e Mestieri, ed anche qui ho incontrato gruppi di insegnanti e allievi.
Lasciata Arequipa, siamo partiti in aereo, via Cusco, alla volta di La Paz-El Alto, dove siamo stati ospiti della comunità dei Fratelli, presso Radio san Gabriel.
Radio san. Gabriel è una grande istituzione civile e religiosa guidata dai Fratelli della Scuole Cristiane di El-Alto, di cui è direttore Fr. Jaime Calderon.
Sia lui che gli altri Fratelli ci hanno accolti e ospitati, come sempre, con grande fraternità e cordialità.
El Alto si trova a 4000 metri d'altezza; è una città, in crescita e molto estesa, ai confini di La Paz.
Il gruppo dell'Unione in questa città, guidato dal Catechista Renzo di Arequipa, è composto da giovani e adulti ancora in fase di formazione iniziale.
Anche qui si sta pensando di aprirsi ai più piccoli iniziando un gruppo con i figli dei dipendenti di Radio sa Gabriel.
La gente di El-Alto vive anch'essa poveramente; i bambini e i ragazzi numerosissimi offrono ai Catechisti un immenso campo di apostolato.
Ogni mattina alle ore 7 ci recavamo alla S. Messa, e poiché la chiesa più vicina era comunque distante, si andava in macchina.
A quell'ora del mattino la temperatura era di appena 4 °C. ciò nonostante in qualunque chiesa andassimo ciò che stupiva era la notevole presenza di partecipanti, e segnatamente di bambini e ragazzi di 12-14 anni.
I canti della messa sempre particolarmente vivaci; i chierichetti da 10 a 20.
Le case di El Alto, compresi i locali di Radio san Gabriel, non sono riscaldate.
Al mattino e alla sera fa un po' freddo, durante il giorno, se c'è il sole, si sta bene.
Questo mio viaggio è stato nell'insieme un incontro tra fratelli, tutto si è svolto in un clima sereno e proteso all'annuncio del regno di Dio.
Ho incontrato ovunque gente accogliente e generalmente ben disposta verso i valori spirituali.
Di fronte al vasto e promettente campo di apostolato ritornano alla mente le parole di Gesù che ripete anche a noi oggi: "La messe è molta ma gli operai sono pochi".
È dunque urgente pregare il Padrone della messe che mandi altri operai – e pregare soprattutto perché il suo Spirito scuota quelli che Egli ha già chiamato, ancora privi della forza per rispondergli generosamente: "eccomi, manda me".