Omaggio al Santissimo Nome di Maria |
B335-A1
Come noto, il 12 settembre ricorre la memoria del Santissimo Nome di Maria.
Riportiamo un brano da "Messa – Meditazione" di settembre 2015, pag. 100 ( Edizioni ART srl ) , che sintetizza le interpretazioni sull'origine del nome: "Diverse sono state nella storia le interpretazioni del significato del nome Maria.
La forma attuale italiana deriva dal latino Maria( m ) che i primi cristiani trassero dal greco Mariàm, a sua volta riproduzione di un nome ebraico ampiamente diffuso: Miryãm.
Quest'ultimo avrebbe una probabile origine egiziana dal verbo mrj, che significa "amare".
Secondo altri deriverebbe dalla radice ebraica mrr, "amaro".
Un'altra interpretazione sarebbe la composizione di due termini ebraici: m-'or "luce", e di yam "mare"; da cui "Stella del mare".
Quanto sia invocato, onorato ed esaltato il nome Maria della Vergine Santissima, nelle preghiere e nei cantici sia liturgici che popolari, negli scritti sacri, letterari e divulgativi, nei discorsi e nella parlata di ogni giorno, è cosa notoria.
Ci limitiamo pertanto ad una breve raccolta di testi poetici – tra i tanti sull'argomento – che onorano il nome di Maria, ad incremento della speciale venerazione ( iperdulia ) verso l'Immacolata, e a corredo della nostra istruzione catechistica.
Nel canto V° del Purgatorio ( vv. 100 – 102 ), Bonconte ricorda la sua conversione, ferito a morte in battaglia, nell'invocare Maria: "… perdei la vista e la parola; nel nome di Maria finii; e quivi caddi…"
Ancora nel Purgatorio ( canto VIII°, vv. 37 – 38 ), in una valletta, due Angeli inviati dalla Madonna scacciano il serpente tentatore.
Sordello è un poeta latino che sale verso il Paradiso: "Ambo vegnon del grembo di Maria, disse Sordello, a guardia della valle".
Nel canto VIII° del Paradiso ( vv. 88 – 89 ), così Dante formula il nome di Maria: "Il nome del bel fior ch'io sempre invoco e mane e sera …".
Nello stesso canto VIII° ( vv. 109 – 111 ), tutti i beati cantano il nome di Maria: "Così la circulata melodia si sigillava, e tutti li altri lumi facean sonare il nome di Maria."
Il poeta conclude il Canzoniere, pressoché dedicato a Laura, con un'accorata Canzone alla Vergine Maria, di cui riportiamo l'invocazione dei vv. 59 – 62:
"Per te po' la mia vita esser ioconda, s'a' tuoi preghi, o Maria, Vergine dolce e pia, ove 'l fallo abondò la grazia abonda".
Anche l'autore del Decamerone ha invocato Maria, nel sonetto di cui riportiamo la prima strofa:
" O regina degli angioli, o Maria, ch'adorni il ciel con tuoi lieti sembianti, e stella in mar dirizzi i naviganti, a porto e segno di diritta via;"
Il sommo scrittore ha dedicato uno degli inni sacri proprio a "Il nome di Maria"; ne riportiamo i vv. 19 – 24:
"… a noi solenne è il nome tuo, Maria. A noi madre di Dio quel nome sona: salve beata!
Che s'agguagli ad esso qual fu mai nome di mortal persona o che gli vegna appresso?"
È una delle personalità più importanti dell'espressionismo letterario europeo, poeta e mistico, rosminiano ( Milano 1885 – Stresa 1957 ).
Riportiamo la sua poesia "Ave Maria", con cui concludiamo questa rassegna:
Tramonta il dì: la placida aura del vespro oscilla al suono della serale squilla, che in flebile armonia dalla chiesa annunziò l'Ave Maria.
Ave Maria!
Conservami immacolata e pura l'anima tra le insidie di questa terra oscura; e se peccai talora, Vergine Santa, a me perdono implora.