Pensieri |
B347-A2
L'umiltà vuole che noi allontaniamo dal nostro spirito ogni desiderio, ogni pensiero di ciò che potrebbe attirarci qualche considerazione; e che, convinti che noi [ non ] siamo che nulla, che, come peccatori, noi non meritiamo che gli obbrobrii e i castighi, noi ci desideriamo sinceramente al disotto di tutti, che noi mettiamo la nostra soddisfazione nel vederci collocati nell'ultimo [ posto ], e che noi ci teniamo troppo onorati che la Congregazione voglia soffrirci tra i suoi membri.
Se si trovasse tra i Catechisti qualcuno che per ragione della sua età, della sua capacità, dei servizi resi, e per qualsiasi altro motivo si credesse aver diritto a qualche impiego, che ritenesse la preferenza data ad altri un'ingiustizia a lui fatta e che col suo contegno di malcontento ostacolasse i Superiori nella loro scelta, costui non saprebbe ancora qual è lo spirito della nostra Congregazione e non avrebbe assolutamente i sentimenti di Gesù Crocifisso e nessuna conformità al suo Sacratissimo Cuore.
( 18.8.1906 )
In questa adorazione il mio Gesù Crocifisso vuole che io lo ami molto e che mi tenga umilissimo.
( 26.9.1908 )
Oh, mio Signore e mio Dio, non sono degno d'uno sguardo!
Abbi sempre grande misericordia di me!
Salvatore mio dolcissimo!
( 19.11.1908 )
Per me, povera creatura, mi umilio profondamente nel mio nulla, mentre Tu santissimo Signore sei il mio tutto.
( 25.3.1919 )
[ Gesù: ] "Leopoldo, Io voglio sempre star teco: mi prendi, mi vorresti?".
O mio Signore e mio Dio, cosa dite mai?!
Io non volevo segnarlo, perché un verme di terra come sono io m'umilio profondamente avanti al mio Signore e mio Dio; [ ma Gesù ] mi comandò di segnarlo subito!
( 22.4.1917 )
Io non so cosa [ Gesù ] voglia fare di me, pezzo di fango, quale io mi sono!