Catechismo degli Adulti |
218 Più che profetaLa personalità di Gesù, soprattutto l'autorità inaudita e il totale dono di sé, lasciano trasparire un profondo mistero. Viene spontaneo domandarsi se egli non abbia provato a definire la sua identità con qualche titolo o in riferimento a qualche figura dell'Antico Testamento. Gesù si pone senz'altro al di sopra dei profeti e dei sapienti: "Ecco, ora qui c'è più di Giona!… c'è più di Salomone!" ( Mt 12,41-42 ). Del resto, se Giovanni Battista, l'ultimo e il più grande dei profeti, ha un ruolo inferiore al più piccolo di quanti appartengono alla nuova realtà del regno di Dio, ( Mt 11,11 ) incomparabilmente più elevata deve essere la posizione di colui che rende presente il Regno stesso. Tuttavia Gesù si situa nella linea dei profeti e non respinge la qualifica di "profeta", con cui viene designato in ambienti popolari. Solo che, a differenza della gente, non mette l'accento sul potere di taumaturgo, ma sul destino di profeta rifiutato, perseguitato e martire, perché fedele a Dio e alla missione ricevuta: "Non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme. Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che sono mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una gallina la sua covata sotto le ali e voi non avete voluto!" ( Lc 13,33-34 ). |
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219 ServoSulla strada verso Gerusalemme, la ricerca di potenza, di benessere e di prestigio dei discepoli si scontra ripetutamente con la logica di Gesù, secondo cui il Regno è servizio e in esso il primo è colui che serve. ( Mc 8,31-36; Mc 9,31-35; Mc 10,33-45 ) |
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La discussione culmina con un'affermazione importante: "Il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" ( Mc 10,45 ). Sullo sfondo affiora la misteriosa figura del Servo di JHWH, delineata dal libro di Isaia: ( Is 42,1-9; Is 49,1-6; Is 50,4-9; Is 52,13-53,12 ) figura di profeta inviato a Israele e a tutti i popoli, obbediente a Dio, umiliato e perseguitato a motivo della sua fedeltà. Egli è solidale con i peccatori e mite come un agnello condotto al macello; è "schiacciato per le nostre iniquità" ( Is 53,5 ); porta il peccato di tutti e intercede per i malvagi; ma, "dopo il suo intimo tormento vedrà la luce", "vivrà a lungo", riceverà "in premio le moltitudini" e realizzerà il progetto del Signore ( Is 53,10-12 ). In riferimento a questa figura, Gesù si presenta come Messia-Servo. Ciò apparirà ancor meglio nella celebrazione dell'ultima cena. |
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220 Gesù si identifica con la figura profetica del Servo del Signore: "non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" ( Mc 10,45 ). |
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