Diamo forma alla bellezza della vita Cristiana |
Per danzarla e cantarla! Per partecipare alla danza trinitaria della vita ed essere ad immagine di Dio Trinità.
Come una vocazione artistica, anche chi avverte in sé una speciale chiamata, come una sorta di scintilla divina, sente « allo stesso tempo l'obbligo di non sprecare questo talento, ma di svilupparlo, per metterlo a servizio del prossimo e di tutta l'umanità ».47
Accogliamo una delle scelte di vita che la Chiesa offre: « Nell'unità della vita cristiana, infatti, le varie vocazioni sono come raggi dell'unica luce di Cristo riflessa sul volto della Chiesa.
I laici, in forza dell'indole secolare della loro vocazione, rispecchiano il mistero del Verbo incarnato soprattutto in quanto esso è l'Alfa e l'Omega del mondo, fondamento e misura del valore di tutte le cose create.
I ministri sacri, da parte loro, sono immagini vive di Cristo capo e pastore, che guida il suo popolo nel tempo del « già e non ancora », in attesa della sua venuta nella gloria.
Alla vita consacrata è affidato il compito di additare il Figlio di Dio fatto uomo come il traguardo escatologico a cui tutto tende, lo splendore di fronte al quale ogni altra luce impallidisce, l'infinita Bellezza che, sola, può appagare totalmente il cuore dell'uomo ».48
In questo spirito vorrei che lavorassero le persone coinvolte nella Catechesi,49 nella Pastorale giovanile, nella Pastorale familiare; aiutate a riconoscere Qualcuno dentro qualcosa!
Le nostre Diocesi sono ricche di forme di arte e cultura cristiana.
Cari sacerdoti e laici, esponete la fede anche tramite esse.
Insegnate ad amare le tante forme di vita cristiana presenti nel nostro territorio: la vocazione al sacerdozio, al diaconato permanente, alla vita religiosa e monastica, all'Ordo virginum, alla famiglia, al laicato impegnato in vario modo nel mondo, in attività di carità, assistenza e missione.
La Caritas diocesana, nelle Vicarie e nelle Parrocchie, sia il luogo più significativo per quella « formazione del cuore » a cui richiamava Papa Benedetto XVI nell'Enciclica ( n. 31 ) per vivere la bellezza del cristianesimo.
Quarant'anni or sono, il Concilio Vaticano II, alla sua chiusura, affermava: « Questo mondo nel quale noi viviamo ha bisogno di bellezza, per non cadere nella disperazione.
La bellezza come la verità mette la gioia nel cuore degli uomini … » ( Messaggio agli artisti, 8 dicembre 1965 ).
« Quale bellezza salverà il mondo? ».
Solo una bellezza capace di inglobare tutto il male e la sofferenza, e che risulti più grande di ogni bruttezza può davvero salvare il mondo.
Ebbene sì, Dio, la vita cristiana, il cammino spirituale ed ecclesiale sono questa bellezza!
Diamo forma alla nostra vita e a tutta la ricchezza che ciascuno di noi è.
Costruiamo fin da ora la bellezza della Chiesa sposa!
Trasformiamo il carbone in diamante perché risplenda su di noi la luce del Suo volto!
« L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio.
Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino »
( Ap 21,10-11 ).
Sono spunti di sollecitazione a riflessioni e cambiamenti: i sacerdoti e i diaconi a ritrovare il gusto della bellezza della fede cristiana, da vivere e comunicare con entusiasmo nella Catechesi, nella Liturgia, nel rispetto della propria identità, nel modo di vivere la carità con tutti, in collaborazione con il Presbiterio diocesano e in una prospettiva di Chiesa universale.
Le religiose e i religiosi a testimoniare la bellezza della loro vocazione e del vivere insieme.
I laici ad esprimere la loro indole secolare nello spirito delle Beatitudini per trasfigurare il mondo.
I giovani a dimostrare la loro autentica esigenza di Bellezza.
Come sempre attendo le vostre risposte, proprio perché scrivendovi, desidero tenere vivo il rapporto con voi.
Don Giancarlo Vecerrica, vostro Vescovo.
Pasqua 2006
Indice |
47 | Giovanni Paolo II, Lettera agli artisti, a. 3 |
48 | Giovanni Paolo II, Vita consecrata 16 |
49 | Conf. Episcopale Italiana, Comunicazione e missione. Direttorio sulle comunicazioni sociali nella missione della Chiesa, nn. 58-59, in particolare: "Questa intonazione alla bellezza deve diventare una dimensione costante della catechesi", n. 59 |