Io sono con voi |
Il capitolo presenta la vita cristiana dei fanciulli come vita di amore e di preghiera.
Partendo dall'esperienza della celebrazione domenicale dell'Eucaristia, si mostra come la vita morale del cristiano continua l'incontro con Gesù e i fratelli nell'esistenza quotidiana.
Essa è come un prolungamento degli atteggiamenti espressi nella celebrazione che invita all'impegno di amare come Gesù e di pregare il Padre nel suo nome.
I fanciulli vengono gradualmente condotti a questi obiettivi di vita cristiana:
- scoprire che vivere da cristiani significa obbedire al comandamento nuovo di Gesù che invita ad amare Dio e i fratelli in tutte le circostanze;
- crescere nella generosità;
- pregare con la comunità usando le parole della tradizione della Chiesa;
- celebrare le meraviglie di Dio con la preghiera comunitaria e personale.
L'itinerario si sviluppa attorno a quattro nuclei enunciati dai titoli:
Amatevi come io vi ho amato: Messa e vita si uniscono nell'accogliere il comandamento nuovo.
In famiglia impariamo ad amare: l'amore si misura in gesti concreti.
È la famiglia il luogo privilegiato in cui ogni giorno si impara ad amare.
Amiamo Gesù presente nei poveri e nei sofferenti: Gesù ci ha insegnato che accogliere i poveri, i sofferenti, i bisognosi di amore, è accogliere lui.
Lo Spirito di Gesù ci fa pregare: un cuore pieno di amore è capace di pregare.
Lo Spirito Santo ci suggerisce come pregare e come fare di tutta la vita una lode al Padre.
I diversi elementi della catechesi sono presenti in modo complementare e organico:
La vita dei fanciulli è evocata richiamando situazioni e ambienti di ogni giorno: casa, scuola, gioco; persone che vivono accanto al fanciullo o che lui scopre attraverso i mass-media.
Si ricordano i problemi sociali quali la mancanza di casa, di lavoro.
La Bibbia costituisce fonte autorevole per una iniziazione morale, avendo cura di collegare i dieci comandamenti ( Esodo ) con il comandamento nuovo dell'amore ( Vangeli ).
La liturgia è presente come "fonte" di vita morale: si esprime nella vita il dono di grazia ricevuto nei sacramenti.
L'educazione alla preghiera è arricchita dalla conoscenza delle principali espressioni tradizionali della pietà popolare.
L'educazione morale mostra come vivere da cristiani significhi restare fedeli al comando di Gesù.
I fanciulli guardano il modo di fare, interpretano gli atteggiamenti, e tendono a imitare le persone che trovano nel loro ambiente di vita: i genitori, gli insegnanti, i catechisti…
Da loro imparano a giudicare azioni e situazioni come buone o cattive.
Spesso quello che conta per i grandi, conta anche per i piccoli.
Eppure risuona anche nella coscienza dei fanciulli un richiamo interiore che li apre alle vie dell'amore e chiede anche a loro risposte sempre più personali.
È lo Spirito Santo che agisce in loro.
Ad ogni interrogativo che loro pongono, è importante aiutarli a comprendere che i motivi del comportamento sono interni alle leggi della vita e dell'amore, che vengono da Dio stesso.
È bene ciò che proviene dall'amore e mira a costruire la pace tra gli uomini.
È male ciò che si oppone alla giustizia e alla verità e reca offesa agli altri.
Fa il bene chi sceglie di obbedire alla volontà del Padre come Gesù.
Fa il male chi rifiuta la richiesta di amore che il Padre rivolge a tutti ogni giorno.
Quando gli educatori si sforzano di vivere nella fedeltà al Vangelo e al comandamento nuovo di Gesù: "Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato", il loro esempio diviene per i fanciulli annuncio di fede e vera educazione morale.
In questa luce i fanciulli imparano a conoscere i comandamenti di Dio e a metterli in pratica; imparano a edificare la pace con Dio e con gli uomini.
Ai fanciulli li presenteremo gradualmente come segni dell'amore di Dio, che conosce le nostre strade e ce le mostra perché possiamo vivere per lui e per i fratelli.
Soprattutto mostriamo come Gesù, con il suo insegnamento e la sua vita porta a compimento la legge antica ed è la via che conduce al Padre.
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