Io sono con voi |
Il capitolo presenta la penitenza come un atteggiamento costante ( virtù ) nella vita del cristiano e come un sacramento della Chiesa, che dona il perdono del Padre.
I fanciulli sono introdotti progressivamente a mete di conoscenza, di atteggiamento ed operative:
- scoprire che Gesù ha dato alla Chiesa il potere di perdonare i peccati;
- crescere nella fiducia dell'amore misericordioso di Dio;
- riconoscere che il perdono di Dio richiede il perdono tra di noi;
- abituarsi a non giudicare gli altri, ma a comprendere;
- saper chiedere perdono;
- partecipare alla preghiera liturgica cantando la misericordia del Signore;
- perdonare gli altri, per essere perdonati.
L'itinerario educativo alla penitenza è scandito in quattro tappe:
Camminiamo alla presenza del Signore: il comandamento dell'amore di Dio e del prossimo è il punto di riferimento per la vita del cristiano, che lo esegue sperimentando anche difficoltà e fragilità;
Fratelli, riconosciamo i nostri peccati: il bisogno di perdono fa parte della vita di tutti i giorni.
Molti sono i modi per rinnovare il pentimento per il peccato;
Nella famiglia di Dio Gesù dona il perdono del Padre: conosciamo cosa è peccato nella nostra vita, se sappiamo confrontarci con la parola di Dio.
Celebrare la Penitenza comunitariamente è il modo con cui la Chiesa educa al senso del peccato e della penitenza.
Le parole del perdono: il sacramento del la Penitenza è il segno più grande del perdono di Dio.
L'educazione al senso della penitenza avviene nell'interazione delle dimensioni proprie della catechesi:
La vita dei fanciulli: l'esperienza del limite e del peccato è colta dall'esperienza personale ( in famiglia e nel gruppo ) e si accresce con la conoscenza del male presente nel mondo.
La Bibbia: l'annuncio dell'infinita misericordia di Dio ( parabola del padre misericordioso ) favorisce un cammino di crescita nella vita, anche attraverso le esperienze di peccato superate con il pentimento e la richiesta di perdono.
La liturgia: mediante una iniziazione graduale ai momenti più significativi della celebrazione penitenziale ( ascolto della parola, esame di coscienza, domanda di perdono a Dio, scambio di pace, invocazione e richiesta di perdono fatta insieme, accusa personale, impegno di vita nuova ) si educa a partecipare comunitariamente al sacramento della Penitenza.
L'educazione morale: l'educazione al senso del peccato non è fine a se stessa, ma porta a comprendere come l'amicizia con Dio e con i fratelli sta al centro della vita cristiana.
La conversione dal peccato e la domanda di perdono sono atteggiamenti costanti nella vita dei cristiani.
Ma l'educazione dei fanciulli a questi atteggiamenti non è cosa facile.
È favorita quando nell'ambiente educativo vengono poste le basi per una crescita umana e cristiana armonica.
Anche per i fanciulli esiste in qualche modo la possibilità di rifiutare l'amore del Padre, di Gesù, dei fratelli.
È importante educare i piccoli all'amore e al timore di Dio, al rinnovato proposito di fedeltà, agli atteggiamenti di fiducia, perché la legge e il giudizio non facciano paura e non nascano sentimenti di scoraggiamento o di ansietà.
Criteri di opportuna gradualità consigliano di educare i fanciulli alla penitenza cristiana con sapiente rispetto per i sentimenti e per i modi di esprimersi, propri della loro età.
Con una educazione serena e rispettosa della legge di Dio sarà evitato anche nei fanciulli il pericolo del conformismo, dell'opportunismo e del rifiuto di ogni norma.
Tocca agli educatori guidare responsabilmente ciascun fanciullo nelle esperienze della penitenza, sapendo individuare quei momenti opportuni nella giornata per esprimere il pentimento e per ricevere in dono la pace del Signore: un impegno portato a termine con sacrificio, l'aiuto generoso, la preghiera, soprattutto il perdono tra di noi…
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