Catechismo della Chiesa Cattolica

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III. Le caratteristiche della fede

154 La fede è un atto umano

È impossibile credere senza la grazia e gli aiuti interiori dello Spirito Santo.

Non è però meno vero che credere è un atto autenticamente umano.

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Non è contrario né alla libertà né all'intelligenza dell'uomo far credito a Dio e aderire alle verità da Lui rivelate.

Anche nelle relazioni umane non è contrario alla nostra dignità credere a ciò che altre persone ci dicono di sé e delle loro intenzioni, e far credito alle loro promesse ( come, per esempio, quando un uomo e una donna si sposano ), per entrare così in reciproca comunione.

Conseguentemente, ancor meno è contrario alla nostra dignità « prestare, con la fede, la piena sottomissione della nostra intelligenza e della nostra volontà a Dio quando si rivela »18 ed entrare in tal modo in intima comunione con lui.

155 Nella fede, l'intelligenza e la volontà umane cooperano con la grazia divina: « Credere est actus intellectus assentientis veritati divinae ex imperio voluntatis a Deo motea per gratiam -

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Credere è un atto dell'intelletto che, sotto la spinta della volontà mossa da Dio per mezzo della grazia, dà il proprio consenso alla verità divina ».19

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18 Concilio Vaticano I
19 San Tommaso d'Aquino, Summa theologiae, II-II, 2, 9;
Concilio Vaticano I