Catechismo della Chiesa Cattolica |
2284 Il rispetto dell'anima altrui: lo scandalo |
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Lo scandalo è l'atteggiamento o il comportamento che induce altri a compiere il male. |
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Chi scandalizza si fa tentatore del suo prossimo. Attenta alla virtù e alla rettitudine; può trascinare il proprio fratello nella morte spirituale. Lo scandalo costituisce una colpa grave se chi lo provoca con azione o omissione induce deliberatamente altri in una grave mancanza. |
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2285 Lo scandalo assume una gravità particolare a motivo dell'autorità di coloro che lo causano o della debolezza di coloro che lo subiscono. |
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Ha ispirato
a nostro Signore questa maledizione: « Chi scandalizza anche uno solo
di
questi piccoli …, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al
collo una
macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare » Lo scandalo è grave quando a provocarlo sono coloro che, per natura o per funzione, sono tenuti ad insegnare e ad educare gli altri. Gesù lo rimprovera agli scribi e ai farisei: li paragona a lupi rapaci in veste di pecore. ( Mt 7,15 ) |
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2286 Lo scandalo può essere provocato dalla legge o dalle istituzioni, dalla moda o dall'opinione pubblica. |
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Così, si rendono colpevoli di scandalo coloro che promuovono leggi o strutture sociali che portano alla degradazione dei costumi e alla corruzione della vita religiosa, o a « condizioni sociali che, volontariamente o no, rendono difficile e praticamente impossibile un comportamento cristiano conforme ai comandamenti ».58 Analogamente avviene per i capi di imprese i quali danno regolamenti che inducono alla frode, per i maestri che « esasperano » i loro allievi ( Ef 6,4; Col 3,21 ) o per coloro che, manipolando l'opinione pubblica, la sviano dai valori morali. |
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2287 Chi usa i poteri di cui dispone in modo tale da spingere ad agire male, si rende colpevole di scandalo e responsabile del male che, direttamente o indirettamente, ha favorito. « È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono » ( Lc 17,1 ). |
Indice |
58 | Pio XII, discorso del 1 giugno 1941 |