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Mater et magistra |
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221 Dall'istruzione e dall'educazione occorre passare all'azione.
È un compito che spetta soprattutto ai nostri figli del laicato, essendo essi, in virtù del loro stato di vita, abitualmente impegnati nello svolgimento di attività e nella creazione di istituzioni a contenuto e finalità temporali.
222 Nell'attuazione di un compito tanto nobile, è necessario che i nostri figli non soltanto siano professionalmente competenti e svolgano le attività temporali secondo le leggi ad esse immanenti per il raggiungimento efficace dei rispettivi fini; ma è altresì indispensabile che nello svolgimento di dette attività si muovano nell'ambito dei principi e delle direttive della dottrina sociale cristiana, in attitudine di sincera fiducia e sempre in rapporto di filiale obbedienza verso l'autorità ecclesiastica.
Tengano presente i nostri figli che quando nello svolgimento delle attività temporali non si seguono i principi e le direttive della dottrina sociale cristiana, non solo si viene meno a un dovere e si ledono spesso i diritti dei propri fratelli, ma si può giungere al punto di gettare il discredito su quella stessa dottrina, quasi fosse nobile in se stessa, ma priva di virtù efficacemente orientatrice.
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