Giovedì, 15 novembre 2018
« La Chiesa cresce nella semplicità, nel silenzio, nella lode, nel sacrificio eucaristico, nella comunità fraterna, dove tutti si amano e non si spellano », lontano da « eventi spettacolo » e dalla « mondanità ».
È rilanciando « lo stile ecclesiale » della « testimonianza », della « pratica delle buone opere » e della « preghiera » - lo stile dei « martiri » che infatti oggi « non fanno notizia » anzi sono considerati « esagerati » - che Papa Francesco ha celebrato, giovedì 15 novembre, la messa a Santa Marta.
« Questo brano del Vangelo ci fa pensare al regno di Dio e alla Chiesa » ha subito fatto notare il Pontefice, facendo riferimento al passo evangelico di Luca ( Lc 17,20-25 ) proposto oggi dalla liturgia.
Un brano, ha spiegato, che « ci fa anche pensare: come cresce la Chiesa?
Come va avanti la Chiesa, che rappresenta il regno di Dio? ».
E « la risposta del Signore è chiara: "Il regno di Dio è in mezzo a voi" ma non è uno spettacolo ».
E « come cresce?
Il Signore ci ha spiegato come cresce la Chiesa con la parabola del seminatore: il seminatore semina e il seme cresce di giorno, di notte - Dio dà la crescita - e poi si vedono i frutti ».
« Ma è importante questo: primo, la Chiesa cresce in silenzio, di nascosto, è lo stile ecclesiale » ha ribadito Francesco.
E « come si manifesta nella Chiesa?
Per i frutti delle buone opere, perché la gente veda e glorifichi il Padre che è nei cieli, dice Gesù, e nella celebrazione - la lode e il sacrificio del Signore - cioè nell'Eucarestia ».
È proprio « lì », ha affermato il Papa, che « si manifesta la Chiesa: nell'Eucarestia e nelle buone opere ».
« Quando non si manifestano le buone opere, che non fanno notizia », perché sono « le cose brutte » che « fanno notizia », « c'è qualcosa che non va lì ».
Così anche « quando non c'è la lode, quando non c'è il rinnovamento del sacrificio del Signore nell'Eucarestia qualcosa non va: quella Chiesa non cresce bene ».
Il Pontefice ha evidenziato che, nel passo evangelico, « Gesù va avanti e dice poi ai discepoli: "Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete" ».
È « il tempo della normalità della Chiesa nascosta, silenziosa, senza chiasso: "Ma io vorrei qualcosa che si veda" ».
Luca nel Vangelo riporta ancora le parole di Gesù ai discepoli: « Vi diranno: "Eccolo là", oppure: "Eccolo lì"; non andateci ».
« Il Signore ci aiuta - ha proseguito Francesco - a non cadere nella tentazione della seduzione: "Noi vorremmo che la Chiesa si vedesse di più; che cosa possiamo fare perché si veda?" ».
Ma con questo atteggiamento, ha insistito il Papa, « di solito si cade in un Chiesa degli eventi che non è capace di crescere in silenzio con le buone opere, di nascosto ».
Ma così « diventa un susseguirsi di spettacoli ».
Invece « la Chiesa cresce per testimonianza, per preghiera, per attrazione dello Spirito che è dentro gli eventi » ha spiegato il Pontefice, ricordando che gli eventi « aiutano, uno, due, tre, aiutano!
Ma la crescita propria della Chiesa, quella che dà frutto, è in silenzio, di nascosto con le buone opere e la celebrazione della Pasqua del Signore, la lode di Dio ».
« Lo stesso Gesù - ha affermato Francesco - è stato tentato dalla seduzione dello spettacolo: "Ma perché tanto tempo per fare la redenzione?
Fa' un bel miracolo.
Buttati dal tempio e tutti verranno, vedranno e crederanno in te" ».
Ma « il Signore non ha scelto questa via » ha spiegato: « Ha scelto la via della predicazione, della preghiera, delle opere buone che Lui faceva, della croce, della sofferenza ».
Sì, « la croce e la sofferenza » ha ripetuto il Papa, perché « la Chiesa cresce anche con il sangue dei martiri, uomini e donne che danno la vita.
Oggi ce ne sono tanti.
Curioso: non fanno notizia.
Il mondo nasconde questo fatto.
Lo spirito del mondo non tollera il martirio, lo nasconde ».
Anzi, ha fatto notare il Pontefice « tante volte dice anche "ma perché?
Questo è esagerato, no, no, non va così, si possono fare le cose negoziando" ».
E « questo è lo spirito del mondo ».
Invece « il Signore ha scelto - Lui e i discepoli - la strada del martirio, perché lo Spirito voleva così » ha affermato ancora Francesco.
« Così la Chiesa cresce in silenzio, in preghiera, di nascosto, con le buone opere che tante volte Dio fa vedere e danno testimonianza ».
E « cresce nella celebrazione, lodando Dio e facendo il memoriale della passione del Signore ».
E « lì, va avanti, sempre, senza spettacolo, senza mondanità, senza potere mondano ».
Suggerendo un esame di coscienza, attraverso una serie di precise questioni, il Papa ha invitato « ognuno di noi » a « farsi la domanda: come cresce dentro di me il regno di Dio?
Come cresce dentro di me la mia appartenenza alla Chiesa?
Così come il Signore ci fa capire o mondanamente?
Come prego io?
Di nascosto, nel mio intimo o mi faccio vedere nella preghiera?
Come servo gli altri?
Come sono a disposizione degli altri con le opere di carità?
Silenziosamente, quasi di nascosto, o faccio suonare la tromba come i farisei? ».
In conclusione, il Pontefice ha ripetuto che « questo è lo stile di crescita, lo stile di crescita della Chiesa » che « cresce così: nella semplicità, nel silenzio, nella lode, nel sacrificio eucaristico, nella comunità fraterna, dove tutti si amano e non si spellano ».
E, ha aggiunto, « preghiamo il Signore perché ci faccia capire questo e, anche noi, possiamo crescere nella Chiesa così ».