Il dialogo e l'annuncio

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7. Gli ostacoli all'annuncio

72. Difficoltà dell'annuncio

L'annuncio della Buona Novella effettuato dalla Chiesa richiede un grande impegno tanto da parte della Chiesa evangelizzatrice e dei suoi membri impegnati nell'evangelizzazione, quanto da parte di coloro che sono chiamati da Dio all'obbedienza alla fede cristiana.

Non è un obiettivo semplice.

Menzioniamo qui alcuni ostacoli principali che essa può incontrare.

73. Difficoltà interne

a) Può succedere che la testimonianza cristiana non corrisponda al credo; si può avere un divario tra parola e azione, tra il messaggio cristiano e il modo in cui i cristiani lo vivono.

b) I cristiani possono fallire nell'annuncio del Vangelo a causa della negligenza, del rispetto umano o della vergogna che S. Paolo chiamava "arrossire per il Vangelo", oppure ancora a causa di idee sbagliate sul piano di salvezza di Dio ( cfr EN 80 ).

c) I cristiani che mancano di accoglienza e rispetto nei confronti degli altri credenti e delle loro tradizioni religiose sono mal preparati ad annunciare il Vangelo.

d) In alcuni cristiani un certo atteggiamento di superiorità, che si può mostrare a livello culturale, può far sorgere l'equivoco che una cultura particolare sia legata al messaggio cristiano e debba essere imposta ai convertiti.

74. Difficoltà esterne

a) Il peso della storia rende l'annuncio più difficile, poiché alcuni sistemi di evangelizzazione nel passato hanno talvolta generato paura e sospetti da parte dei seguaci di altre religioni.

b) I membri di altre religioni possono temere che la missione evangelizzatrice della Chiesa comporti la distruzione della loro religione e della loro cultura.

c) Una diversa concezione dei diritti umani o una mancanza di rispetto nei confronti di essi può far scaturire l'effetto della mancanza di libertà religiosa.

d) La persecuzione può rendere l'annuncio della Chiesa particolarmente difficile o quasi impossibile.

Bisogna tuttavia ricordare che la Croce è una fonte di vita; "il sangue dei martiri è il seme dei cristiani".

e) L'identificazione di una particolare religione con la cultura nazionale o con un sistema politico crea un clima di intolleranza.

f) In alcuni luoghi, la conversione è proibita dalla legge; in altri, i convertiti al cristianesimo si scontrano con seri problemi, come l'ostracismo dalle loro comunità religiose di origine o dal loro ambito sociale e culturale.

g) In contesti pluralistici, il pericolo dell'indifferenza, del relativismo o del sincretismo religioso crea degli ostacoli all'annuncio del Vangelo.

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