Il dialogo e l'annuncio |
Nel compiere la sua missione, la Chiesa entra in contatto con persone di altre tradizioni religiose.
Alcune di esse diventano discepoli di Gesù Cristo nella Sua Chiesa, come risultato di una profonda conversione e tramite una libera decisione personale.
Altre sono attratte dalla persona di Gesù e dal suo messaggio, ma per varie ragione non entrano nell'ovile.
Altre ancora sembrano avere un interesse scarso o nullo nei confronti di Gesù.
Qualsiasi caso ci si trovi di fronte, la missione della Chiesa si estende a tutti.
Si può vedere come la Chiesa possa avere un luogo profetico nel dialogo anche in relazione alle religioni cui le persone alle quali essa si rivolge appartengono: testimoniando i valori del Vangelo, essa fa nascere degli interessi rogativi all'interno di queste religioni.
Analogamente, la Chiesa, dal momento che porta il marchio dei limiti umani, si può trovare impegnata in una sfida.
Così, nel promuovere questi valori, in uno spirito e emulazione e di rispetto per il Mistero di Dio, i membri della Chiesa e i fedeli di altre religioni si trovano ad essere compagni di strada sul sentiero comune che l'umanità è chiamata a percorrere.
Al termine della giornata di preghiera, digiuno e pellegrinaggio per la pace, svoltasi ad Assisi, Papa Giovanni Paolo II ha detto: "Cerchiamo di vedere in questa giornata un'anteprima di ciò a cui Dio vorrebbe che lo sviluppo della storia dell'umanità porti: una giornata vissuta in fraternità, nella quale ci accompagniamo gli uni agli altri fino alla meta trascendente che Egli ha stabilito per noi".20
La Chiesa incoraggia e promuove il dialogo non solo tra sé stessa e le altre tradizioni religiose, ma anche quello tra le varie tradizioni religiose stesse.
Questa è una via nella quale essa svolge il suo ruolo come un "sacramento, vale a dire uno strumento di comunione con Dio e di unità tra tutti i popoli" ( LG 1 ).
Essa è esortata dallo Spirito a incoraggiare tutte le istituzioni e i movimenti religiosi a incontrarsi, a entrare in collaborazione e a purificare se stessi al fine di promuovere la verità e la vita, la santità, la giustizia, l'amore e la pace, le dimensioni di quel Regno che, alla fine dei tempi, Cristo riconsegnerà a Suo Padre ( cfr 1 Cor 15,24 ).
In questo modo il dialogo interreligioso è veramente parte del dialogo di salvezza iniziato da Dio.21
Indice |
20 | Insegnamenti 1986. |
21 | Cf. Ecclesiam Suam, ch. III; cf. anche Insegnamenti 1984, VII/1, p. 598. |