Direttorio per l'istruzione catechistica del popolo cristiano |
189 Ogni comunità cristiana considera come persone predilette dal Signore quelle che, particolarmente tra i minori, soffrono di handicap fisico, mentale e di altre forme di disagio.
Una accresciuta coscienza sociale ed ecclesiale e gli innegabili progressi della pedagogia speciale, fanno sì che la famiglia ed altri luoghi formativi possano oggi dare a queste persone una catechesi adeguata, di cui hanno diritto come battezzati - e se non battezzati come chiamati alla salvezza -.
L'amore del Padre verso questi figli più deboli e la continua presenza di Gesù con il suo Spirito danno fiducia che ogni persona per quanto limitata è capace di crescere in santità.
L'educazione della fede, che coinvolge anzitutto la famiglia, richiede itinerari adeguati e personalizzati, tiene conto delle indicazioni della ricerca pedagogica, si attua proficuamente nel contesto di una educazione globale della persona.
D'altra parte si deve evitare il rischio che una catechesi necessariamente specializzata finisca ai margini della pastorale comunitaria.
Perché ciò non avvenga è necessario che la comunità sia costantemente avvertita e coinvolta.
Le esigenze peculiari di questa catechesi richiedono dai catechisti una specifica competenza e rendono ancora più meritorio il loro servizio.
Indice |
598 | Dir. Cat. Gen. (1971) 91; Giovanni Paolo II, Catechesi Tradendae 41 |