Unitatis redintegratio |
L'amore e la venerazione - quasi il culto - delle sacre Scritture conducono i nostri fratelli al costante e diligente studio del libro sacro.
Il Vangelo infatti « è la forza di Dio per la salvezza di ogni credente, del Giudeo prima, e poi del Gentile » ( Rm 1,16 ).
Invocando lo Spirito Santo, cercano nella stessa sacra Scrittura Dio come colui che parla a loro in Cristo, preannunziato dai profeti, Verbo di Dio per noi incarnato.
In esse contemplano la vita di Cristo e quanto il divino Maestro ha insegnato e compiuto per la salvezza degli uomini, specialmente i misteri della sua morte e resurrezione.
Ma quando i cristiani da noi separati affermano la divina autorità dei libri sacri, la pensano diversamente da noi - e in modo invero diverso gli uni dagli altri - circa il rapporto tra la sacra Scrittura e la Chiesa.
Secondo la fede cattolica, infatti, il magistero autentico ha un posto speciale nell'esporre e predicare la parola di Dio scritta.
Ciò nondimeno nel dialogo la sacra Scrittura costituisce uno strumento eccellente nella potente mano di Dio per il raggiungimento di quella unità, che il Salvatore offre a tutti gli uomini.
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