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Ogni anno si andava a passare quattro mesi di villeggiatura nel Castello di Viale
e là ogni giorno facevo il possibile per avvicinarmi sempre a Dio colla preghiera;
colla grazia del Signore imploravo la divina benedizione sopra di me e su tutte le mie azioni.
Ebbi per mio direttore, durante il tempo della campagna il Rev. Don Antonio Gambino,
Arciprete locale, anima cara e pia, il quale sempre m'incoraggiò al bene, alla virtù.
Ma non dimenticavo i consigli del Padre Cozzi, cioè di avere devozione non solo alla Vergine SS.,
ma anche al Suo Divin Figlio Gesù.
[ -Segretario 4.1- ]
Nel 1893 ebbi una visione, in sogno, nel Castello già detto
vidi, in alto, Gesù Crocifisso; stava abbracciata ai suoi piedi un'anima bellissima, dal volto nobilissimo;
teneva gli occhi modestamente, un po' chino il capo; e la veste era come luminosa: il tutto m' imparadisava.
Fissai lo sguardo su quella visione dolcissima; dopo pochi minuti sparì,
e mi lasciò una dolcezza inenarrabile, che non dimenticherò per tutto il tempo della mia vita.
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