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Vidi Maria SS. che mise le mani sopra una gran tenda, che dalla terra arrivava al cielo;
la separò e allora vidi la SS. Trinità.
Oh! meraviglia, e mi disse di non disgustare mai quelle tre Gemme preziosissime,
cioè il Padre, il Figliuolo e lo Spirito Santo.
Dolcissima e mesta contemplazione: dolcissima, perché vidi un'immensità di anime andare al possesso dell'eterna gloria
(un numero grandissimo era di poveri);
vidi delle anime sopravanzare assai le altre di grado; io domandai chi fossero,
mi fu risposto che erano le anime di quelli che avevano portato in cielo immacolata la stola battesimale;
mesta, quando vidi andare al Purgatorio e alcune di queste afflittissime, ansanti, mio Dio!
Che momento di pena per queste poverette; momento raccapricciante,
per quelle anime infelici che in vita non solo si dettero al mondo pieno di ogni miseria,
ma fecero tutto il possibile per opporsi a quanto c'è di più santo,
cioè tentarono di cancellare dalle menti degli uomini Iddio Santissimo:
nessun mostro riuscirà perché Dio è verità infallibile.
Ebbene, vidi pure queste infelici anime pretendere con audacia d'entrare in Paradiso;
ma all'ingresso stavano due angeli alti e fieri, che tenevano in mano un'arma,
con la quale le cacciavano nel precipizio.
[ -Segretario 6.4- ]
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