|
1 Dopo la SS. Comunione Maria SS.ma mi disse:
"Immenso gaudio Io godo nel vedere anime che molto amano il mio Divin Figlio;
[ -Segretario 9.1- ]
e tu, Leopoldo, prendi il mio Cuore, e, vicino a quello del mio Divin Figlio, che Egli ti ha donato,
sappilo custodire e coltivare colla preghiera e colla penitenza,
affinché quando Io venga a visitarlo lo trovi ben adorno delle più elette virtù."
2 Il mio Gesù: "Voglio che tu, o Leopoldo, quando ti comando di scrivere, abbi la fede,
propria dei primitivi cristiani, a ciò che ti dico."
Il mio Gesù mi disse che lo faccio morire d'amore nel vedermi intento al lavoro che mi comanda.
Qualche volta esitavo a scrivere, perché mi pareva in mio favore, ben sapendo di non meritarmi nulla.
Il mio buon Gesù mi fece come dolce rimprovero dicendomi:
"Quante volte ti dissi che ciò che ti faccio scrivere non è tutto per te?
dunque sempre sii sollecito ai comandi del tuo Gesù, senz'indagare se tu sei degno o non degno"
"Ciò che ti feci segnare sono tutte virtù da imitare;
caro Leopoldo, tu lavori per Me e Io lavoro per te nel fare l'anima tua più angelica
e questo non sia tutto per te, ma è stimolo ancora per altri."
3 Gesù: "Vedi, figlio mio, quanto ti ama mia madre Maria SS.ma?"
- Sì, mio Dio, da un po' di giorni dimostra un Santo affetto materno verso di me!
"E tu, Leopoldo, stalle sempre vicino."
4 Il mio Gesù Crocifisso disse:
"Voglio essere tutto del mio Leopoldo."
- Cosa m' hai fatto, o mio Signore, che stamane l'anima mia è tutta giubilante?
Mio Dio, perdonami quello che sto per dirti:
a quei biglietti che Tu mi facevi scrivere, io non davo quel pregio che tanto meritano, siccome io sono troppo semplice.
Gesù: "Se non ci davi valore tu, Io metto in cuore ad altri figli miei d'averli in pregio:
per stamane è finita la conversazione intima col tuo Gesù."
Indice |