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Gesù: "Quanto ti amo, o Leopoldo, mi perdo in te!"
Il figlio: - Desidero presto cibarmi della Sacra tua Carne e darmi tutto al mio Gesù per Tua misericordia infinita.
Gesù: "Consolami, o mio Leopoldo!"
Il figlio: - Mio buon Gesù, come vuoi ch'io faccia, così meschino che io mi sono, a consolar il mio Gesù?
dimmi amor degli Angeli, quello che vuoi che io faccia!
Gesù: "Per consolarmi voglio che tu non mi lasci per tutto il tempo della tua vita."
Il figlio: - Piuttosto che lasciarti, preferisco la morte.
Conferma, amor mio, colla Tua potenza e colla Tua misericordia il mio vivissimo desiderio:
per la seconda volta Maria SS. m'ha promesso.
Per l'amore senza misura che io porto al Suo Divin Figlio.
Gesù: "Tu ami molto la mia SS. Madre, ed Ella t'ottiene sempre amore e fermezza di stare sempre con Me;
ti faccio segnare questo, affinché gli altri figli siano imitatori."
[ -Segretario 8.7- ]
Il mio Gesù mi fece segnare che il dolore di avere offeso Dio, m'attirò l'amore del mio Dio,
che mi diede il Paradiso anticipato su questa terra.
Un'anima, che sta in grazia di Dio e che faccia quanto può per stare vicino al caro Gesù, ha il Paradiso in terra.
Parla Gesù: "Vedi mio caro Leopoldo, dà un'occhiata in un prato nel colmo della primavera;
vedrai una verdeggiante bellezza con un'immensità di fiori:
un tappeto lavorato dalla mano di Dio!
i fiori, uno più che l'altro, spiccano con garbo in tutta la loro bellezza:
figura delle anime che passate da questa terra sono state trapiantate in Paradiso;
e quelli che di più amarono Gesù, spiccano per le virtù che in terra seppero con tanta grazia e diligenza coltivare;
e tu, Leopoldo, sei uno di questi fiori, a me tanto grati."
Il figlio: - La Tua misericordia non ha limiti, e quando mi assale all'improvviso di dire cose che,
quando sono calmo, non direi, certo che subito me ne pento.
Gesù: "Ebbene, dirai: Gesù mio, misericordia! e tutto è rimediato."
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