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Alla Gentilissima Sig.ra Angela Ferraris presso il Signor Conte Gloria, Via Orfane 5
TORINO
Viva Gesù, Maria SS.ma e S.Francesco
Gentilissima Signora Angela,
Credo bene di renderla avvisata di non comandare l'inginocchiatoio da mettere avanti al suo umile santuarietto di Gesù
Crocifisso, perché la Provvidenza lo manderà prima di domenica, ed intanto la prego di ricordarmi,
nelle sue fervide preghiere, a Dio, Gesù Crocifisso, affinché io possa adempiere volenteroso la Santa volontà
del mio Signore, e mi doni divinamente tutte quelle virtù da rendermi invidiabile santamente agli angeli del Paradiso!
Oh, com'è bello amare e benedire il Signore Iddio, Gesù Crocifisso, come riempie l'animo di soavi dolcezze!
L'uomo mortale non può comprendere questo arcano di santo e dolce nutrimento che Dio, bontà infinita,
dona ai suoi servi fedeli che lo amano tenerissimamente, ma lo comprendono bene le anime morte e sepolte al mondo!
non sanno vivere se non che per Gesù, un Dio Crocifisso che amorosamente s'avvicina alla creatura sua,
la conforta, la consola e nelle sue afflizioni l'incoraggia al bene, alla virtù con le sovrabbondanti benedizioni
e grazie sue elettissime! Ah, sì! benedica pure Lei, Signora Angela, il Salvatore Divino per il prezioso dono!
sì! l'amor di Dio non si misura: non si può, perché Dio, Dio solo tiene questi vasi così delicatamente profumati
da versare sopra i suoi figli di santa predilezione, che il mondo non conosce anzi disprezza:
ebbene Ella stia sempre col suo Gesù Crocifisso in compagnia di Maria SS.ma, e ( l'inno alla ) gloria del Signore
come profumo d'incenso gratissimo salga al più alto dei cieli!
Preghi per me! la prego di porgere i miei umili saluti al suo Consorte, Signor Gioacchino:
Dio protegga la sua famiglia! e mi dico nel Signore
Fra Leopoldo.
S. Antonio, 17 gennaio, 1909, ore 11 sera.
I miei umili ossequi alla pia e benemerita Sig. Luisa Borzone.
[ -Originale- ]
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