D 1843

26 Giugno 1917

L 211

Ore 9 e 20' sera. Martedì

1 Lascio il Santuario e mi porto in cella; saluto Gesù.

La bontà somma di Dio, Gesù Crocifisso, disse: "Tu onori Me, Io, poi, onoro te!"

Vedrete quanto vi costa poco, o cari figli della pia e santa Unione, o zelanti cooperatrici,

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propagatori e difensori del SS.mo Crocifisso,

e invece quanto onore e quanta gloria godranno in cielo queste anime innamorate del SS. Crocifisso.

2 Ai nostri tempi il nostro SS.mo Redentore del genere umano, Gesù Cristo Crocifisso, non lo vogliono più:

qua e là scandali vergognosi, ma il mondo non sa che Gesù è il Dio delle divine misericordie infinite!

3 La pia Unione diverrà gigantesca e nel nome santo di Dio, Gesù Cristo Crocifisso, trionferà,

e risuonerà da tutte le parti del mondo il Nome Santo di Dio;

e questo salverà e sanerà, per misericordia sua, la povera umanità deviata!

4 Due giovani vennero a Torino a presentarsi al Distretto per partir soldati, all'aspetto contadini;

passando vicino al Convento, qui, di S. Tommaso si sedettero semplicemente sui gradini della porta

e si misero a mangiare quel po' che forse avevan portato dalle loro case;

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sapendo la loro destinazione, offersi loro la Divozione del SS. Crocifisso,

che accettarono con grata ed esemplare riconoscenza;

ed è per questo che il buon Gesù ha voluto premiarci col farci intendere la gloria che darà a ciascuno

dei lavoratori della vigna del Signore, Gesù Cristo Crocifisso, dandoci col più dolce,

soave amore il detto che sopra mi fece segnare.

Tutto sia per amore di Gesù!

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