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1 Sono le ore 10 di sera, mi dispongo a fare la santa adorazione al mio adorato SS.mo Crocifisso;
ecco il mio buon Gesù disse: "Leopoldo, finché tu fai la santa Adorazione puoi andare sicuro
che nulla ti accadrà di male!" - Gesù Crocifisso, detti.
2 Io soggiunsi al buon Gesù -Tu, o Signore, che con tanto amore e carità prediligi chi ti cerca, e,
per molta misericordia Tua, Dio mio,
vedi la mia miseria, la mia fragilità, Tu, mio Signore,
che conosci l'avvenire, prima che io venissi ad offenderti, mio amato Gesù, fa' piuttosto che io muoia:
questa è la grazia che io domando a Te!
3 O mio bel Gesù, che per la Santa Adorazione mi hai liberato da tante miserie,
concedi ancora che tutti i figli della Pia Unione, tutti i Benefattori,
più che mai tutti i cari Confratelli delle Scuole Cristiane (che con tanto amore per Gesù SS.mo Crocifisso
spendono la loro vita per condurre anime al paradiso tra la cara gioventù,
fiore prediletto del Signore, di Te, mio Gesù!)
e tutti gli Ascritti alla Pia Unione siano difesi dall'infernale nemico in virtù tua,
e tutti vadano salvi nel Nome tuo dolcissimo ora e sempre fino alla fine del mondo!
4 Mi dispongo di bel nuovo a continuare la santa Adorazione, il Signore disse:
"Segnalo che è un detto importante!" - Gesù Crocifisso.
5 Sono ammirabili i disegni della bontà e carità di Gesù Crocifisso verso i suoi buoni benefattori
che per amore di Gesù vengono col loro soccorso ad aiutare l'opera di Dio Gesù Crocifisso!
Una delle prime benefattrici della Pia Unione del SS.mo Crocifisso,
che la Divina Provvidenza ci mandava or fa otto anni,
è certa Signora Luisa Borzone, vedova con un figlio solo, donna di molta carità, pia e di sante virtù.
La vigilia della Madonna SS.ma Consolata viene in convento, piangendo sconfortata,
perché dell'unico suo figlio Carlo da molto tempo non aveva più notizie, e aveva saputo che sul Monte Grappa,
trentino, infieriva il flagello della guerra; e si raccomandò alle povere preghiere di me meschino peccatore!
Io mi porto avanti al SS.mo Sacramento nel Santuario di Nostra Signora; poi, in cella, alla sera,
mi dispongo a fare la santa Adorazione; finita la preghiera della sacra Mano destra, il SS.mo Gesù disse:
"Dille che si faccia coraggio". - io, nella mia ignoranza, dissi al mio buon Gesù:
- Gesù, non è troppo poco dir soltanto questo a quella buona Signora?
Gesù soggiunse: "O guarda, è poco, ma detto da Me è molto!",
e questa mattina andai dalla Signora per augurarLe buon onomastico (S.Luigi);
intanto le feci la pia relazione di quanto Gesù m'aveva detto in presenza delle due sorelle della medesima,
Signore Giovanna e Maddalena Issoglio. In quel momento venne la persona di servizio;
portò la posta: una lettera del suo figlio Carlo,
nella quale diceva che invece di andare a combattere l'avevano incaricato al telefono.
La povera madre disse con santa gioia: "Questo è il più gran regalo che Iddio mi ha fatto!
val più di tutto il mondo il sapere salvo l'unico mio figlio!
Il Signore paga sempre bene i suoi divoti, anche quando noi miseri vediamo poco e non ci aspettiamo doni così grandi;
ma Gesù SS.mo abbonda sempre! Giugno - 21 - 1918 - Venerdì - Giorno di S. Luigi.
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