Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo |
Una collina ridente, coperta di vigneti, invasa di sole e di luce.
Le case raccolte attorno alla chiesa dall'aguzzo campanile, quasi due mani giunte rivolte al Cielo.
Terruggia Monferrato ( diocesi di Casale ) in provincia di Alessandria.
L'anno appena iniziato - 1850 - a metà dell'Ottocento dovrebbe essere "Anno santo".
Papa Pio IX, esule a Gaeta fin dal 24 novembre 1848, a causa dei rivoluzionari che a Roma hanno stabilito la repubblica con l'intento di allontanarvi per sempre il Vicario di Cristo, non ha indetto il Giubileo.
Anche a Terruggia si è pregato per il Papa esule.
Anche nella famiglia di Giuseppe Musso e Maria Cavallone, che abitano nella casa colonica - Via Roma, n.5 - dell'intendente di finanza ing. Noè, come giardinieri.
Il 30 gennaio 1850, nasce un bambino piccolo, fragile di salute, e si teme riguardo alla sua vita.
Per questo viene subito battezzato e lo si chiama Luigi.
È la realtà più grande: esser nato e subito rinato dall'acqua e dallo Spirito Santo, ad immagine di Gesù.
Luigi cresce nella casa di campagna, imparando dai suoi genitori, in primo luogo dalla mamma, a conoscere Gesù e a pregare.
Si rivela intelligente, assai sveglio, osserva e ricorda tutto, i discorsi e gli esempi buoni dei suoi.
In casa c'è il Crocifisso alla parete, davanti al Quale papà si toglie il cappello e la mamma lo indica con la mano.
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