Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo |
L'8 dicembre 1854, Papa Pio IX ha proclamato il dogma dell'Immacolata Concezione di Maria: ella è la Tutta - Santa e non c'è mai stato in lei neppur l'ombra del peccato originale.
Tra il popolo cristiano, si diffonde un'intensa devozione alla Madonna.
Luigi, ragazzo, impara a voler bene alla Madonna.
A Lei, con gioia dell'anima, offre spesso il Rosario, come ha imparato dalla mamma, e il canto di laudi sacre: la mamma gli ha insegnato a cantare e lui si serve del canto per attirare gli amici alla preghiera.
Impara a suonare la chitarra discretamente bene.
Ma ora è giunta per lui l'ora di andare a lavorare.
Luigi è sistemato dal padre, presso il dottor Boltri, medico condotto del paese, dove si impratichisce in tanti servizi: aiutante, giardiniere, commissioniere e, quando avrà qualche anno in più, vetturino, cuciniere ...
Il lavoro è così simile a quello del padre che è a servizio del sig. Noè intendente di finanza, la qual cosa è, ai suoi tempi, un buon impiego.
Come lo è altrettanto lavorare presso il medico che assume Luigi, proprio per le sue buone qualità.
È laborioso, fidatissimo, simpatico e affabile con tutti, assai più giudizioso di quanto potrebbe far pensare la giovanissima età.
Avviandosi verso la giovinezza e l'età adulta, Luigi, diversamente da altri, non lascia Gesù, anzi approfondisce la sua conoscenza, cresce nel suo amore.
Famigliari e amici lo vedono occupatissimo tutto il giorno, senza mai stare in ozio, e fedelissimo alla preghiera quotidiana, alla Messa festiva, con la Confessione e la Comunione frequentissime e regolari.
Ama intrattenere gli amici con la chitarra e il canto e in amabili e liete conversazioni.
Non solo i suoi, ma molti, a Terruggia, lo considerano un modello di ragazzo.
Nel suo conversare, entra spesso Gesù.
È un "piccolo servo" di campagna, ma è distinto come un signore.
Un giovane, ad immagine di Gesù, venuto non per essere servito, ma per servire e far della vita un dono.
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