Una storia a due: Gesù Crocifisso e Fra Leopoldo

Preghiera, lavoro …

Diventato amico di Giuseppe Necco, nella stagione di lavoro 1878/79, Luigi frequenta per qualche tempo altri giovani occupati nel medesimo suo lavoro.

Vi porta il suo stile semplice, fermo e disinvolto di vita cristiana.

" Luigi - dirà il Necco - fu sempre nel nostro gruppo di giovani il più moderato nei sollievi che prendevamo dopo le fatiche dell'impiego.

Egli aveva un contegno modesto e non prendeva parte a tutti i divertimenti, come, per esempio, il ballo.

Di sentimenti profondamente religiosi, era di grande esempio a tutti noi, imponendosi con i suoi modi affabili, ma riservati ".

Nessuno riesce a trascinarlo dove lui non vuole.

Sa andare controcorrente, anzi, con diverse persone che incontra è lui che trascina.

Ha subito impressionato tutti la sua presenza ogni mattina, prestissimo, alla prima Messa in duomo: orante, raccolto, fervoroso, spesso partecipe alla Mensa eucaristica.

Si presta a servire la Santa Messa.

Non conosce rispetto umano: vive il Vangelo a fronte alta.

Dopo un po', non piacendogli più le compagnie che ha iniziato a frequentare, le lascia: con cordialità e cortesia verso tutti, ma con estrema decisione, consapevole di vivere nel mondo, ma non del mondo, come gli amici veri di Gesù.

Rimane solo? Non proprio.

A Messa, Luigi è presto notato da Fratel Basilio, delle "Scuole Cristiane", direttore della vicina scuola gratuita dei poveri.

Basilio lo invita nella sua comunità, ne conosce l'anima luminosa.

Lo propone ad esempio ai suoi allievi.

Ora Luigi approfondisce la lettura e la meditazione.

Si prepara così a diventare apostolo di Gesù nel mondo, con maggior sicurezza.

È lui stesso a narrarlo: " Sbrigati i miei lavori di cucina, mi dedicavo alla lettura, ma quella da me preferita era La buona settimana ( un periodico religioso, stampato per 50 anni a Torino ), che nel 1887, pubblicava la vita del Servo di Dio Tommaso Moro, che mi confermava sempre di più nella fede e nella pratica delle virtù ".

È da notare che Tommaso Moro è il primo ministro di re Enrico VIII, re d'Inghilterra, nel momento in cui costui, ribellandosi al Papa, inizia lo scisma anglicano.

Tommaso Moro, rifiutando la sua approvazione al malaffare del re, finì decapitato: martire della fede, con l'Arcivescovo di Londra Cardinale John Fisher.

Esempi come questi, attinti nel periodico popolare e alla portata di molti, ma ricco di idee e di progetti cristiani, fortificano Luigi nella fede e lo animano a impegnarsi per condurre gli altri a Dio.

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