Dialogo della Divina Provvidenza

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Capitolo V

Come molto è piacevole a Dio el desiderio di volere portare per lui.

- Molto è piacevole a me il desiderio di volere portare ogni pena e fadiga infino a la morte in salute de l'anime.

Quanto piú sostiene, piú dimostra che m'ami; amandomi, piú cognosce della mia veritá; e quanto piú cognosce, piú sente pena e dolore intollerabile de l'offesa mia.

Tu dimandavi di sostenere e di punire e' difecti altrui sopra di te; e tu non t'avedevi che tu dimandavi amore, lume e cognoscimento della veritá.

Perché giá ti dixi che quanto era maggiore l'amore, tanto cresce il dolore e la pena.

A cui cresce amore, cresce dolore.

Adunque Io vi dico che voi dimandiate, e egli vi sará dato.

Io non denegarò a chi mi dimanderá in veritá.

Pensa che egli è tanto unito l'amore della divina caritá, che è ne l'anima, con la perfecta pazienzia, che non si può partire l'una che non si parta l'altra.

E però debba l'anima, come elegge d'amare me, cosí elegga di portare per me pene in qualunque modo, e di qualunque cosa Io le concedo.

La pazienzia non si pruova se non nelle pene, e la pazienzia è unita con la caritá, come decto è.

Adunque portate virilmente, altrimenti non sareste né dimostrareste d'essere sposi della mia veritá e figliuoli fedeli, né che voi fuste gustatori del mio onore né della salute de l'anime.

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