Dialogo della Divina Provvidenza |
Alora diceva la Veritá prima dolce di Dio:
- O dilectissima e carissima figliuola, tu m'adimandi di volere sapere delle ragioni delle lagrime e de' fructi loro; e Io non ho spregiato el desiderio tuo.
Apre bene l'occhio de l'intellecto, e mostrarocti, per li decti stati de l'anima che contiati t'ho, le lagrime imperfecte fondate nel timore.
Ma prima, delle lagrime degl'iniqui uomini del mondo.
Queste sonno lagrime di dannazione.
Le seconde sonno quelle del timore, di coloro che si levano dal peccato per timore della pena, e per timore piangono.
El terzo è di coloro che, levati dal peccato, cominciano a gustare me, e con dolcezza piangono, e comincianmi a servire; ma, perché è imperfecto l'amore, è imperfecto el pianto, sí come Io ti narrarò.
El quarto è di coloro che gionti sonno a perfeczione nella caritá del proximo, amando me senza rispecto veruno di sé.
Costoro piangono, e il pianto loro è perfecto.
El quinto è unito col quarto: sonno lagrime di dolcezza gictate con grande suavitá, sí come di socto distesamente ti dirò.
Anco ti narrarò delle lagrime del fuoco, senza lagrima d'occhio, per satisfare a coloro che spesse volte desiderano el pianto e non el possono avere.
E voglio che tu sappi che tucti questi diversi stati possono essere in una anima levandosi dal timore e da l'amore imperfecto e giognendo a la caritá perfecta e a l'unitivo stato.
Ora ti comincio a narrare delle dette lagrime per questo modo.
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