La secolarità
Sulla secolarità, non è sempre possibile definire un percorso formativo.
La secolarità è una connotazione molto significativa del catechista da vivere responsabilmente.
Al primo anno si danno delle informazioni di base con indicazioni di tipo operativo ( la secolarità è stare in famiglia, stare in parrocchia, stare sul lavoro, ... ), mentre al secondo anno si comincia ad avere una conoscenza più critica, con una revisione razionale e dottrinale della secolarità ( come stai in famiglia? come stai in parrocchia? come stai sul lavoro? ... ).
È importante sottolineare la secolarità come argomento a sé stante, tenendo presente che tutta la formazione è caratterizzata dalla secolarità, in particolare la "preghiera" e la "consacrazione".
Non è opportuno vedere subito il mondo come qualcosa da conquistare.
Il secolare, come ogni cristiano, è chiamato ad una fuga dal mondo, inteso come mondo della concupiscenza, fuga dal desiderio di conoscere ciò che c'è di male nel mondo.
Al tempo stesso il catechista è chiamato a stare nel mondo, inteso come opera di Dio, per salvarlo attraverso l'esempio, l'aiuto, il "fermento", la luce. ( Riferimenti a S. Giovanni e a S. Paolo ).
1 - Aspetti del mondo attuale
Analisi degli aspetti deteriori del mondo attuale come l'edonismo, il consumismo, il materialismo, il liberismo.
2 - Come Rimanere nel mondo
- la preghiera: atteggiamento di compassione di fronte ai mali del mondo con la volontà di salvarlo.
- rivalutazione dei mezzi del mondo per la nostra salvezza: i mezzi di comunicazione, la scienza, la tecnica, le arti, ...
- impiego dei propri doni naturali ( famiglia, salute, intelligenza, cultura ) e soprannaturali ( preghiera e sacramenti ).
- importanza delle relazioni interpersonali
1 - Teologia della secolarità
- La presenza di Dio in tutte le realtà terrene, come germe di redenzione
- La Chiesa istituzionalizzata e il mondo - Documenti del Magistero
2 - Riferimenti biblici
3 - Studi e ricerche
Per una maggior consapevolezza della secolarità, vengono indicati degli autori sulla presenza dei laici nel mondo ( B. Forte, Paolo VI, Lazzati, don Sturzo, ... )