Marcione
Teologo e filosofo greco ( Sinope ca 85 - ca 165 ). Educato cristianamente, verso il 140 si recò a Roma, dove subì l'influsso del dualismo gnostico ( v. gnosticismo ). Contrappose il Dio inferiore dell'Antico Testamento, il Demiurgo creatore dell'universo, al Dio supremo fatto conoscere solo da Cristo nel Nuovo Testamento. L'assenza di ogni bontà e la giustizia spietata e legalista del Dio creatore rendevano "cattiva" anche la creazione ( materia e uomini ), conseguentemente destinata all'annientamento. Ma in Cristo, dotato di un corpo immaginario, si rivela il vero Dio, pura Bontà che sorpassa infinitamente la legge della giustizia. Il Dio creatore, non conoscendolo, lo ha fatto crocifiggere e inviato nell'Ade, ma il Dio buono ne ritorna con quanti aveva liberato, unito a loro nella forza della risurrezione. Secondo questa prospettiva veniva respinto l'Antico Testamento a favore del Nuovo, ma anche questo, ritenuto corrotto e falsificato da discepoli giudaizzanti, doveva essere purificato: Marcione compilò una lista di scritti sacri che comprendeva il Vangelo di Luca e dieci lettere di Paolo, debitamente espurgati. Nel 144 egli si separò dalla Chiesa di Roma, costituendo comunità alternative e parallele; organizzate con vescovi e presbiteri, ebbero larga diffusione fin verso il sec. V. |