Pacomio
Monaco egiziano, santo ( Latopolis 292-346 ); festa: 14 maggio.
Fondatore del monachesimo ( v. ) cenobitico, Pacomio si convertì all'età di 20 anni, conquistato dallo stile di vita dei cristiani di Tebe. Dopo il battesimo si fece discepolo dell'anacoreta Palamone e, separatesi da lui, costruì un'abitazione che divenne il primo monastero; Pacomio infatti si sentì inviato da Dio a sviluppare la vita comune come via di perfezione accessibile a una cerchia di uomini assai più estesa di quella che l'anacoretismo poteva raggiungere. Il contributo fondamentale del monachesimo pacomiano fu l'introduzione di una regola per disciplinare la vita della comunità monastica in rapporto con l'abbà, il padre, il superiore che la guidava. All'interno dell'isolamento monastico l'obbligo della preghiera continua fu arricchito da una vita comunitaria che compensava le debolezze del singolo monaco. Le tre catechesi bibliche tenute ogni settimana in monastero costituivano il cibo spirituale del monaco. I conventi fondati da Pacomio attrassero migliaia di uomini e alla sua morte erano già sorti 20 monasteri che seguivano la sua regola. |