Carmelitani

Ordine religioso maschile e femminile, la cui denominazione deriva dal richiamo, ritenuto fondamentale e tradizionale tra i suoi membri, allo spirito e alla figura del profeta Elia ( v. ) e all'importanza che nella vicenda di questo rivestì il Monte Carmelo ( v. ).

È opportuno notare come la persuasione di svolgere un compito profetico in qualche modo collegabile all'appassionata intransigenza di Elia animasse, durante il Medioevo inoltrato, alcuni sodalizi religiosi, sensibili alla continuità tra antico profetismo ebraico e forme di ascetismo evangelico.

Sul monte Carmelo, appunto, è accertata la presenza, nel corso del sec. XII, di un nucleo di monaci.

Questi, nel 1208-09, si diedero una regola che, approvata da Onorio III nel 1226, rimane per i tratti sostanziali ancora vigente ai nostri giorni.

Trasferito in Europa, l'ordine, specie grazie all'impulso di s. Simone Stok, priore alla metà del '200, promosse fondazioni conventuali, soprattutto nelle città, modificando così la primigenia vocazione eremitica, e accostandosi ai centri dove più intensa pulsava la vena dello scambio economico e culturale.

In particolare, i carmelitani si ramificarono nel mondo universitario, a Oxford, Cambridge, Bologna, Parigi.

Ondate di riforme ravvivarono l'originale radice mistica del movimento.

La più significativa, attuata grazie all'opera congiunta di s. Teresa d'Avila e s. Giovanni della Croce, diede vita all'ordine
dei carmelitani scalzi, distinti dall'altro ramo denominato dell'Antica Osservanza".

Entrambi durano fino ai nostri giorni.