Concistoro
Dal latino consistere, "fermarsi", indicò la "sala d'aspetto", poi, specialmente da Costantino in avanti, il "gabinetto dell'imperatore" ed il suo "consiglio". Nel linguaggio ecclesiastico designa una solenne adunanza, presieduta dal Papa, alla quale partecipano i cardinali residenti a Roma ( c. segreto ), anche dignitari ecclesiastici e laici ( c. pubblico ), i cardinali ed i vescovi con sede entro 100 miglia da Roma ( c. semipubblico ). Il Papa vi tratta affari importanti per il governo della Chiesa, comunica la nomina dei nuovi cardinali ed impone loro il cappello, simbolo della loro dignità, considera la presentazione di nuovi vescovi e l'erezione di nuove diocesi o la ristrutturazione di quelle antiche, propone l'indizione dell'Anno Santo, chiede il parere per la proclamazione di nuovi santi e beati, riceve gli ambasciatori … Sovente queste riunioni hanno solo più un carattere protocollare e servono a conferire maggior solennità ad atti già studiati a fondo e quindi, in sostanza, decisi dalle competenti Congregazioni pontifìcie. |
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Il concistoro è una solenne adunanza dei cardinali, convocata e presieduta dal romano pontefice, nella quale essi prestano insieme la loro assistenza e collaborazione al papa. Dopo il concilio Vaticano II sono state profondamente modificate le norme che regolano il concistoro e la materia in esso trattata. A norma del canone 353 del nuovo Codice di diritto canonico del 1983, esistono due classi di concistoro: il concistoro straordinario, che si celebra quando lo suggeriscono peculiari necessita della Chiesa o la trattazione di questioni particolarmente gravi, e al quale vengono convocati tutti i cardinali; il concistoro ordinario, al quale vengono convocati almeno i cardinali che si trovano a Roma, per essere consultati su qualche questione importante ma più comune, o per compiere determinati atti della massima solennità. Solo il concistoro ordinario, in cui si compiono atti solenni, può essere pubblico e ammettere, oltre ai cardinali, anche i prelati di Curia, i vescovi residenti a Roma, o altri invitati. La parte rituale del concistoro, in specie del concistoro ordinario pubblico, e di competenza dell'Ufficio per le Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ( già Ufficio delle Cerimonie Pontificie ). Tra gli atti solenni, oggetto del concistoro ordinario pubblico, possono essere considerati: 1. la provvisione delle Chiese, con la nomina dei principali vescovi residenziali; 2. la perorazione delle cause di canonizzazione, quando il relativo iter presso la Congregazione per le Cause dei Santi è terminato, con la richiesta del placet ossia del giudizio sull'opportunità, nelle attuali circostanze, che il beato sia proposto come modello di santità alla Chiesa universale; 3. le opzioni dei cardinali per i titoli presbiterali e le diaconie in Roma; 4. la conferma della nomina del cardinale protodiacono; 5. la pubblicazione dei nuovi cardinali, creati con decreto del romano pontefice. |
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Negli ultimi secoli dell'Impero Romano era chiamata « concistoro » l'assemblea dei dignitari imperiali presieduta dall'imperatore. Più tardi, il nome fu dato alla riunione di tutti i Cardinali che si trovavano in Roma, sotto la presidenza del Papa, per trattare i più importanti problemi e affari relativi al governo della Chiesa universale. |
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Magistero |
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Il Concistoro è un momento particolarmente grave e solenne per la vita della Chiesa, che si svolge nel tempo |
Discorso Paolo VI 24-5-1976 |
La Chiesa rimane immobilmente fedele a se stessa; ma al tempo stesso essa si arricchisce continuamente. |
Discorso Paolo VI 20-12-1976 |
Codice Diritto Canonico |
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ordinario e straordinario, pubblico | 353 |