Mennoniti
Chiesa sorta nel XVI sec. nel quadro della corrente radicale della Riforma protestante, detta anche "ala sinistra della Riforma". Il nome deriva da Menno Simons ( 1496-1561 ), sacerdote della Frisia separatesi dalla Chiesa romana nel 1536, attratto dal mondo anabattista per il suo radicamento biblico e il suo rigore etico. Lo scritto principale di Simons è Il fondamento della dottrina cristiana del 1539. Simons non fu il fondatore ma l'animatore e l'organizzatore di una cospicua area dell'anabattismo europeo, che dopo la tragica esperienza millenaristica di Mùnster col tentativo, fallito e duramente represso, di costruire in terra la Gerusalemme celeste ( 1535 ), ritrovò nella pacata meditazione del Discorso della montagna di Gesù l'originaria vena pacifista e ripudiò per sempre ogni forma di violenza. Anche i fermenti millenaristi, presenti in certi settori dell'anabattismo, svanirono. I tratti salienti della comunità mennonita erano e sono il rifiuto della guerra, dell'esercito e del servizio militare, della pena di morte e del giuramento. I mennoniti sono una delle tre Chiese pacifiste storiche: i quaccheri ( v. ) e la Chiesa dei Fratelli ( v. ) statunitense sono le altre due. Comune a tutta la Riforma radicale è la pratica del battesimo dei credenti e il parallelo rifiuto del battesimo dei bambini. Dopo ripetute persecuzioni, i mennoniti furono tollerati in Olanda a partire dal 1572, dove crearono un seminario teologico e organizzarono missioni in Estremo Oriente ( Giava, Sumatra ), in Svizzera, in alcune città della Germania del Nord, in America settentrionale, in Russia, chiamati da Caterina II ( dalla Russia molti emigrarono negli Stati Uniti, quando, nel 1874, venne introdotto il servizio militare obbligatorio per tutti ). Attualmente i mennoniti nel mondo sono circa mezzo milione. v. Anabattisti |