Neocatecumenali
Movimento ecclesiale cattolico. Il movimento delle Comunità neocatecumenali ha origine alla periferia di Madrid nel 1964, tra i baraccati di Palomeras Altas, per iniziativa di un gruppo di laici attivi nel servizio di catechesi e di assistenza. Ne sono promotori principali Kiko Arguello ( nato nel 1939 ) e Carmen Heràndez. Da Madrid il movimento si diffonde prima in Spagna e poi in Italia, a partire dalla parrocchia romana di Nostra Signora del SS. Sacramento e dei Martiri Canadesi ( 1968 ). In Italia il movimento è oggi costituito da 3.789 comunità in 1.200 parrocchie, distribuite in 191 diocesi; a livello mondiale le comunità sono 13.700, sparse in 786 diocesi in 96 nazioni, con 28 seminari "Redemptoris Mater" e con 260 sacerdoti ordinati. Kiko Arguello ha così sintetizzato la proposta del cammino neocatecumenale: "Il cammino è basato su un tripode: la parola di Dio che si celebra una volta alla settimana; l'eucaristia che ci propone ogni domenica un'alleanza con il Dio che agisce nella nostra storia e che ci ammaestra all'azione di grazie; e il terzo piede del tripode, la comunità". Pensato a imitazione del catecumenato della Chiesa antica, il movimento si concentra sul cammino battesimale e si caratterizza per un'articolata serie di tappe e verifiche che coprono l'arco di circa 10-12 anni. Alle molteplici tappe è stato dato un nome: kérigma ( pochi mesi); precatecumenato ( 2 anni ); passaggio al catecumenato ( 2 anni ); catecumenato ( 3 anni ); elezione e competenza ( 2 anni ); iscrizione ( conclusione ). |
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Magistero |
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Ecco la rinascita del nome « catecumenato », che certamente non vuole invalidare né sminuire l'importanza della disciplina battesimale vigente, ma la vuole applicare con un metodo di evangelizzazione graduale e intensivo, che ricorda e rinnova in certo modo il catecumenato d'altri tempi. |
Catechesi Paolo VI 12-1-1977 |