Novena
Il numero nove era entrato nell'uso pratico e sacrale di Roma: si celebravano riti propiziatori per la durata di nove giorni ( novendiales ) quando avvenivano prodigi sinistri; si tenevano banchetti funebri il nono giorno dopo la sepoltura del cadavere; ogni nono giorno ( cioè ogni otto ) si sospendevano i lavori agrari per recarsi a Roma al mercato ( nùndinae ) ed eventualmente a trattare questioni legali: terminate compere e vendite, il villico tornava alla sua fattoria ormai troppo tardi per riprendere le abituali attività rurali: dimorava quindi in casa, attendendo ai minuti riattamenti di arnesi ed allo spurgo dei fossati, in un clima di mezza festa. Questo ritmo cronologico ( noveni dies, "nove giorni per volta" ) fu assunto anche dai cristiani ( rappresentava pure un'esaltazione del tre trinitario: tre per tre) per la preparazione intensiva a particolari solennità o, in qualsiasi periodo, per suppliche qualificate in vista dell'ottenimento di grazie importanti. |