Meditazioni per le domeniche dell'anno

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MD 54

Ottava del SS.mo Sacramento

La Comunione frequente

1 I primi discepoli avevano l'abitudine di comunicarsi tutti i giorni ( At 2,42 ), pratica che per molto tempo fu in uso nella Chiesa.

Chi assisteva alla santa Messa, normalmente non mancava di comunicarsi.

Molti Padri della Chiesa danno testimonianza che questa pratica era conforme allo scopo che ebbe Gesù quando istituì l'Eucarestia.

Essi applicano le parole dell'orazione domenicale: dacci oggi il nostro pane quotidiano ( Lc 11,13 ), al Corpo di Gesù Cristo che riceviamo nella Comunione e che consideriamo come il pane che deve nutrire quotidianamente la nostra anima, che ha bisogno di essere nutrita e fortificata come il corpo, altrimenti non riesce a crescere nella pietà.

Siete davvero fortunati di potervi comunicare spesso e conservarvi, così, in grazia!

Grazia che vi abbandonerà presto se abbandonerete la Comunione.

È per mezzo di essa che troverete sollievo alle vostre sofferenze, la forza per non cadere in tentazione e un mezzo facile per acquistare la virtù.

Non trascurate mai una pratica così santa.

2 gli effetti della santa Comunione sono meravigliosi e procurano un grande beneficio alle nostre anime: dobbiamo perciò sentirci particolarmente impegnati a riceverla spesso.

Questo divino Sacramento - scrive san Bernardo - produce due effetti considerevoli: diminuisce la nostra inclinazione verso i peccati lievi e impedisce di acconsentire a quelli più gravi.

Se qualcuno - aggiunge questo Padre - riesce a non cedere alla collera, all'invidia, all'impurità o ad altre colpe simili, ringrazi il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo, perché è la virtù della santa Eucarestia che opera in lui.

Sarà difficile che riusciate a trovare un rimedio più pronto ed efficacie, contro le tentazioni e le cadute, della Comunione del Corpo di Gesù Cristo.

Ricevetela spesso e sarà più facile evitare il peccato.

3 San Giovanni Crisostomo attribuisce un altro effetto alla santa Comunione che supera ogni immaginazione e che eleva la dignità dell'uomo perché ci unisce intimamente a Gesù Cristo che assimila il nostro corpo al suo, per cui esso diventa il corpo stesso di Gesù.

Come molti chicchi di grano - scrive il santo dottore - diventano un solo pane, senza che si possa più distinguere l'uno dall'altro, formando ormai tutti una stessa cosa; come avviene ai cibi che si amalgamano intimamente tra loro e servono al nutrimento e allo sviluppo dell'uomo che se ne nutre, allo stesso modo Gesù Cristo si unisce a voi nella santa Comunione e vi trasforma in lui, assimilando il vostro cuore e la vostra anima a lui e facendo passare in voi le sue disposizioni interiori, perché divengano vostre.

Dovete considerarvi davvero fortunati di vivere in uno stato che vi consente di ricevere molto frequentemente l'Eucarestia e vi dà la possibilità di essere sempre uno e neint'altro che uno con Gesù Cristo, di possedere il suo spirito e di agire guidati solo da lui.

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