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929. La Croce sul tuo petto? …
- Bene.
Ma … la Croce sulle tue spalle, la Croce nella tua carne, la Croce nella tua intelligenza.
- Così vivrai per Cristo, con Cristo e in Cristo: soltanto così sarai apostolo.
930. Anima d'apostolo: tu per primo.
- Il Signore ha detto, nel Vangelo secondo Matteo: « Molti mi diranno nel giorno del giudizio: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato nel tuo nome i demoni e fatto molti prodigi?
Allora io replicherò loro: non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, operatori di iniquità ».
Non succeda - dice San Paolo - che dopo aver predicato agli altri, io finisca per essere riprovato.
931. Il genio militare di Sant'Ignazio ci presenta il demonio che fa l'adunata di innumerevoli diavoli e poi li dissemina per stati, province, città e villaggi, dopo aver fatto loro « un sermone » per ammonirli di mettere ovunque ferri e catene, senza lasciare nessuno privo di legami …
Mi hai detto che volevi essere condottiero: ma … a che serve un condottiero incatenato?
932. Guarda: gli apostoli, con tutte le loro miserie palesi e innegabili, erano sinceri, semplici …, trasparenti.
Anche tu hai miserie palesi e innegabili.
- Magari non ti mancasse semplicità!
933. Raccontano di un'anima che, nel dire al Signore nell'orazione: « Gesù ti amo », sentì questa risposta dal cielo: « Le opere sono amore, non i bei ragionamenti ».
Pensa se non meriti forse anche tu quest'affettuoso rimprovero.
934. Lo zelo è una divina pazzia d'apostolo, che io desidero per te, e ha i seguenti sintomi:
fame di stare con il Maestro;
preoccupazione costante per le anime;
perseveranza che nulla fa venir meno.
935. Non dormire sugli allori.
- Se, umanamente parlando, questa posizione è scomoda e poco dignitosa, che succederà quando - come ora - gli allori non sono tuoi, ma di Dio?
936. Nell'apostolato vai a sottometterti, ad annullarti: non a imporre il tuo criterio personale.
937. Non siate mai uomini o donne di azione lunga e di orazione corta.
938. Cerca di vivere in modo tale da saperti privare, volontariamente, delle comodità e del benessere che giudicheresti sconvenienti nelle abitudini di un altro uomo di Dio.
Bada che sei il chicco di grano di cui parla il Vangelo.
- Se non ti sotterri e non muori, non vi sarà frutto.
939. Siate uomini e donne di mondo, ma non siate uomini o donne mondani.
940. Non dimenticate che l'unità è sintomo di vita: disunirsi è putrefazione, segno sicuro d'essere un cadavere.
941. Obbedire …, cammino sicuro.
- Obbedire ciecamente al superiore …, cammino di santità.
- Obbedire nel tuo apostolato …, l'unico cammino: perché, in un'opera di Dio, lo spirito dev'essere obbedire o andarsene.
942. Tieni presente, figlio mio, che non sei soltanto un'anima che si unisce ad altre anime per fare una cosa buona.
Questo è molto …, ma è poco.
- Sei l'Apostolo che compie un mandato imperativo di Cristo.
943. Chi ti frequenta non abbia a dire di te ciò che, non senza ragione, gridava una certa persona: « Di onesti ne ho fin qua …! ».
E si toccava la cima dei capelli.
944. Devi comunicare ad altri Amore di Dio e zelo per le anime, affinché essi a loro volta accendano molti altri ancora che si trovano in una terza fila, e ciascuno di questi faccia altrettanto con i propri compagni di professione.
Di quante calorie spirituali hai bisogno!
- E che responsabilità grande se ti raffreddi!
E non lo voglio pensare - che orribile crimine se dovessi dare cattivo esempio!
945. è cattiva disposizione ascoltare la parola di Dio con spirito critico.
946. Se volete darvi a Dio nel mondo, prima ancora che sapienti - le donne non è necessario che siano sapienti, basta che siano sagge - dovete essere spirituali, molto uniti al Signore per mezzo dell'orazione: dovete portare un manto invisibile che copra ciascuno dei vostri sensi e delle vostre facoltà: pregare, pregare, pregare; espiare, espiare, espiare.
947. Ti stupivi perché approvavo la mancanza di « uniformità » nell'apostolato in cui lavori.
E ti ho detto: Unità e varietà.
- Dovete essere diversi come diversi sono i santi nel cielo, ognuno dei quali ha le sue proprie note personali e specialissime.
E, anche, dovete assomigliare gli uni agli altri come i santi, che non sarebbero santi se ognuno di loro non si fosse identificato con Cristo.
948. Tu, figlio prediletto di Dio, devi sentire e vivere la fraternità, ma senza familiarità.
949. Aspirare alle cariche nelle opere d'apostolato è cosa inutile in questa vita e, per l'altra Vita, è un pericolo.
Se Dio lo vuole, ti chiameranno.
- E allora dovrai accettare.
- Ma non dimenticare che, in qualunque posto, puoi e devi santificarti, perché per questo sei venuto.
950. Se pensi che nel lavorare per Cristo le cariche siano qualcosa di più dei carichi, quante amarezze ti aspettano!
951. Essere a capo di un'opera d'apostolato vuol dire essere disposto a soffrire tutto, di tutti, con infinita carità.
952. Nel lavoro apostolico non si deve perdonare né la disobbedienza, né la doppiezza.
- E bada che la semplicità non è imprudenza, né indiscrezione.
953. Hai l'obbligo di pregare e di sacrificarti per la persona e per le intenzioni di chi è a capo della tua impresa apostolica.
- Se sei tiepido nel compimento di questo dovere, mi fai pensare che ti manca entusiasmo per il tuo cammino.
954. Porta il massimo rispetto al superiore quando ti chiede un parere e devi contraddire le sue opinioni.
- E non contraddirlo mai davanti a coloro che gli sono soggetti, anche se non avesse ragione.
955. Nella tua impresa apostolica non temere i nemici esterni, per quanto grande sia la loro potenza.
- Ecco il nemico tremendo: la tua mancanza di « filiazione » e la tua mancanza di « fraternità ».
956. Comprendo bene che ti diverta il disprezzo di cui sei oggetto - benché venga da nemici potenti -, finché senti l'unione con il tuo Dio e con i tuoi fratelli d'apostolato.
- A te, che importa?
957. Spesso paragono l'attività apostolica a una macchina: ruote dentate, stantuffi, valvole, viti …
Ebbene, la carità - la tua carità - è il lubrificante.
958. Smetti quell'« aria di sufficienza » che isola dalla tua le anime che ti avvicinano.
- Ascolta.
E parla con semplicità: solo così crescerà in estensione e fecondità il tuo lavoro d'apostolo.
959. Il disprezzo e la persecuzione sono prove benedette della predilezione divina, ma non c'è prova né segno di predilezione più bello di questo: passare inosservati.
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