Fratel Teodoreto ( Prof. Giovanni Garberoglio ) |
Nella vita comune, praticata come avviene tra noi, che si è sempre a gomito a gomito, non è davvero cosa facile interdirsi ogni maldicenza sul conto di quelli che, colpevoli o meno, ci pesano addosso.
Fratel Teodoreto era sempre pronto a scusare.
« A Pessinetto aveva messo una finestra che dava in un poggiolo, delle mele a maturare.
Parecchie scomparvero.
Io glielo feci notare, ed egli rispose: " Si vede che qualcuno aveva proprio bisogno di mangiarle, senza la minima intenzione di commettere un furtarello " » ( Fr. Silvio Caraffa ).
Né si lasciava facilmente tirare dall'esempio altrui, quando il discorso si metteva su quel tono.
ecco l'umile confessione d'un Confratello: « Ricordo che una volta criticai una persona, per un torto noto a tutti ...
e subito il Fratel Teodoreto, con accento di sofferenza cordiale, interruppe: "Fratello A., lasciamo che Dio solo giudichi, perché Lui solo è infallibile.
Noi potremmo sbagliarci.
La parte nostra deve essere consolare, incoraggiare, compatire e capire i difetti altrui ..." » ( Fr. A. ).
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