Diario di Cesone |
Viva Gesù nei nostri cuori! Sempre.
Torino, data del bollo postale, 1918
Carissimi soci militari,
Volendo assecondare il giusto desiderio da voi ripetutamente espresso, quello di essere informati dell'andamento dell'Unione nostra e pesando che questo si può specialmente rilevare dal nostro Ritiro mensile, il 5 maggio, giorno di Ritiro, in apposita adunanza si è deliberato quanto segue:
1° S. Messa e Comunione giornaliera, secondo l'intenzione dei nostri cari Soci militari;
2° Compilare ogni mese una rubrica fra Soci e aspiranti per esprimere le impressioni lasciate su ciascuno degli esercizi particolari del Ritiro.
Siamo certi che quanto sopra sarà al SS. Crocifisso di sommo gradimento e a voi di grande vantaggioaiutandovi a rimanere nello spirito della nostra pia Unione.
Con un affettuoso abbraccio vi salutiamo.
La Direzione
Ritiro del 5 maggio 1918
La salvezza dell'anima è lavoro personale, nessuno può sostituirci.
"Dio ha creato te senza te, ma non salverà te senza la tua cooperazione". ( S. Agostino )
La vita è breve, passa come fumo, scorre come l'acqua del fiume.
I buoni pensieri sono chiamate di Dio; chi non corrisponde alla chiamata di Dio perde beni incalcolabili.
"Temo che Gesù passi e non ritorni più".
Cento anni sono come un punto rispetto all'eternità.
Buon numero di giovani tra soci effettivi, aspiranti, ex-alunni e numerosi zelatori e zelatrici.
Il Padre predicatore ha unito al Crocifisso l'Addolorata, illustrò il dolore della Madonna nel vedere il sangue del suo Divin Figlio calpestato, deriso, bestemmiato da tanti peccatori ostinati.
Noi abbiamo il dovere di consolare Gesù e Maria e di riparare tanto male con la nostra buona condotta.
Recita del S. Rosario e di altre preghiere per i soci lontani.
Alle ore 10: esposizione del SS. Sacramento e Adorazione collettiva quindi
L'esistenza, l'anima e il corpo con le loro facoltà ci furono date da Dio unicamente per la sua gloria.
Se noi le adoperiamo male, Iddio ce ne domanderà conto, poiché Egli è il Padrone.
Il peccatore adopera la vista, l'udito, la favella, la mente e il corpo per fare il peccato, rivoltandosi così al suo benefattore; dovrebbe riflettere che Iddio potrebbe togliergli la vista, l'udito, la favella, la mente e l'esistenza così profanati.
Dalla predica dalle 10,30 fino alle 18 adorazione al SS. Sacramento esposto fatta da gruppi alternati o collettivamente con la recita del S. Rosario e di altre preghiere speciali per tutti, specie per i soldati.
I soci aspiranti rimasero all'adorazione per sostituire gli effettivi impiegati altrove in opere di apostolato.
Gesù Cristo ha dimostrato il prezzo dell'anima nostra col dare la sua vita per la salvezza di quest'anima tanto da noi dimenticata e col proporre alla nostra meditazione le sue parole: "Che giova all'uomo guadagnare tutto il mondo, se poi perde l'anima?"
( L'anima vale più di tutto il mondo.
Il peccatore perde l'anima ed è una perdita più grave di tutto il mondo ).
Confrontare la propria condotta con le prescrizioni del Regolamento.
Correggere ciò che in noi non è conforme al Regolamento e mettersi nell'osservanza esatta del medesimo.
Curare in modo speciale nel mese di maggio la virtù della purità tanto gradita alla SS. Vergine.
Tenere una condotta degna di un socio del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.
Divozione alla SS. Vergine perché nostra madre, dataci sul Calvario da Gesù Cristo medesimo; divozione che si dimostra coi mezzi seguenti:
1° Schivare il peccato;
2° Amare la Madonna, pregarla sovente e offrirle fioretti di opere virtuose specialmente al sabato.
La pecorella smarrita è l'immagine del peccatore.
Chi sta vicino a Gesù non si smarrisce ed è predilettodal suo Pastore; è difeso negli assalti del lupo infernale e in tutte le insidie dei nemico.
Il peccatore che da Lui si allontana perde la buona via; Gesù, il buon Pastore, va in cerca della pecorella smarrita e la riconduce all'ovile.
La confessione fa ritrovare Gesù nostro buon Pastore e la Comunione ci unisce e stringe talmente a Lui da formare una cosa sola col nostro Dio.
La più bella giornata del mese è quella del Ritiro.
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Il suddetto sunto di Ritiro è stato scritto dal Fratel Teodoreto e poligrafato onde mandarlo ai Soci al fronte ( Prima guerra mondiale )
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