Diario di Cesone |
Diario del Noviziato
Conferenza del Fr. Teodoreto
Le aridità e le desolazioni durante l'orazione, sono permesse e talor volute da Dio, come la noia, le varie difficoltà naturali ecc.
I motivi per cui Dio ci mada tali difficoltà possono essere i seguenti:
I - per provarci, ossia per vedere se nelle nostre pratiche cerchiamo Dio oppure noi stessi per gustare le consolazioni spirituali.
Amiamo il Dio delle consolazioni e non la consolazione di Dio.
Coraggio, perché ciò è difficile.
Il premio è grande ed esige una prova.
II - per infiammarci di più nel suo amore.
L'assenza deve aumentare l'amicizia, perché la distanza stimola il desiderio della persona amata.
III - per darci l'occasione di praticare molti atti di virtù.
Se al mattino non si è riusciti a far nulla, durante il giorno si pregherà di più per compensare tale perdita.
Inoltre si esercita l'umiltà e la fede.
IV - per farci stimare di più i doni di Dio, perché quando ci sono tolti allora più li apprezziamo.
V - per punirci talvolta delle nostre infedeltà.
VI - per farci comprendere e compatire e quindi aiutare gli inferiori che si trovano in aridità e necessità spirituali.
Quando ci troviamo in queste condizioni di aridità dobbiamo:
1° ricorrere alla Madonna ed invocarla;
2° tenere per certo che l'orazione fatta in tale stato, per misera che sia è sempre gradita a Dio e sovente anche più di quella fatta con facilità e consolazione;
3° considerare che il progresso spirituale non consiste nel fare il bene facilmente, ma nel fare sforzi e nel vincersi.
Infatti, un atto per essere meritorio dev'essere buono, fatto con retta intenzione soprannaturale e con energia e buona volontà.
Queste condizioni si verificano tutte nell'orazione fatta nell'aridità.
4° usare sempre la più grande confidenza in Dio.
La misura delle nostre speranze è uguale a quella delle grazie ricevute, dice un santo;
5° andare agli esercizi di pietà come se si andasse alla battaglia e quindi armati per combattere.
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